Mentre nelle aule di tutta Italia stanno iniziando gli esami di maturità 2019, continuano a circolare senza sosta le fake news proprio sull’esame di stato. Sono diverse, e pressoché identiche ogni anno, a cominciare dal fatto di riuscire a trovare le tracce delle prove su internet nei giorni precedenti l’esame, cosa pressoché impossibile, a meno che non siate degli hacker di livello hollywoodiano. Altra fake news circolante è che gli studenti sono controllati dalla polizia postale durante l’esame, altra “balla colossale”, così come è una notizia falsa il fatto che le scuole vengano in qualche modo “schermate” per evitare l’inutilizzo dei dispositivi mobile, neanche fossimo in un bunker nucleare. C’è poi qualche studente che pensa di venire perquisito dai professori prima dell’esame, mentre altri credono che i professori all’esame vengano forniti di strumenti ad hoc per rilevare la presenza dello smartphone addosso allo studente. Una serie di fake news e di leggende metropolitane, che anche in questi giorni si sono riproposte puntuali. E a proposito delle tracce della prima prova, sono uscite proprio in questi istanti: niente allunaggio e niente Greta Thunberg. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



FAKE NEWS ESAME DI MATURITÀ 2019

Se si guardano alcune notizie filtrate stamattina su siti e social, sembrerebbe che le prime tracce dell’Esame di Maturità 2019 siano su Leopardi e i 50 anni dall’allunaggio. Ecco, diciamo che per ora quel concetto di Fake news sulla Maturità l’abbiamo preso in pieno: fino a che non uscirà la chiave del plico telematico attorno alle 8.30 non ci saranno tracce reali in circolazione, state sicuri, come vi abbiamo detto la polizia vigila da settimane e la stretta in queste ore è forte per evitare l’eccessivo diffondersi di bufale. Certo, i temi su Leopardi e l’Allunaggio della Nasa non sono campati per aria e può essere che magari tra poco meno di un’ora saremo qui a commentare tracce con documenti riferiti al genio di Recanati e all’incredibile operazione dell’Apollo 11 del 1969. Per ora, però, la fake news è dietro l’angolo e cascarci a pochi secondi dall’ingresso nelle aule per l’esame non è consigliabile: nel dubbio, qui la nostra mitica direttona-maratona Maturità con tutti gli aggiornamenti, per scoprire se Leopardi e Luna saranno solo “bufale” o qualcosa di più.. (agg. di Niccolò Magnani)



QUANTI CASCANO ALLE BUFALE SULLA MATURITÀ?

Le fake news sulla Maturità 2019 finiscono nel mirino per l’undicesimo anno consecutivo di Polizia Postale e delle Comunicazioni che, con la collaborazione del portale Skuola.net, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione contro le bufale cui gli studenti vanno incontro nel percorso d’avvicinamento all’Esame di Stato. Per alcuni sarà sorprendente scoprire che su un campione di 3000 studenti intervistati, 1 su 6 crede di poter trovare in anticipo su internet le tracce delle prove d’esame. Un numero comunque in abbassamento se si considera che nel 2014 a crederlo possibile era uno studente su 3. Gli studenti, però, cambiano di anno in anno: ecco perché è necessario continuare a sensibilizzare le nuove generazioni sulle fake news che circolano in rete per sperare che i ragazzi impieghino il tempo trascorso a cercare delle inutili scorciatoie studiando! (agg. di Dario D’Angelo)



MATURITA’ 2019, QUANTE FAKE NEWS

Mancano oramai poche ore al via dell’Esame di Stato 2019 e con la tanto attesa (e temuta…) Maturità torna anche d’attualità un problema che negli ultimi anni ha preso sempre più piede e che vede soprattutto molti ragazzi cadere vittima delle fake news in Rete sull’argomento, per non dire di truffe ai danni dei giovanissimi che credono di poter attingere a quel profondo calderone che è il web per “bypassare” lo studio e conoscere in anticipo le tracce delle varie prove che il proprio istituto propone. Infatti negli ultimi giorni, come accaduto anche in passato, è stata avviata una vera e propria campagna non solo di informazione ma pure di sensibilizzazione per i centinaia di migliaia di studenti che da mercoledì 19 giugno si cimenteranno con la prova scolastica più importante della propria vita e che spesso cedono alla tentazione dell’articolo acchiappa-clic, visitando siti che promettono scorciatoie come ad esempio millantare di avere in anticipo i temi dell’esame dietro il pagamento di un compenso.

MATURITÀ 2019, LE FAKE NEWS SULLE TRACCE D’ESAME

E anche per questo motivo, Marco Valerio Cervellini, commissario in forza alla Polizia Postale, ha provato a dare nel corso di una intervista concessa a RaiNews 24 alcuni suggerimenti per difendersi dalle truffe online e soprattutto per non abboccare a quelle che sono le “bufale” online e che, va detto, riescono comunque nel 2019 ad abbindolare tanti ragazzi che, in ansia per l’esame o per poter studiare di meno, dedicano molto tempo alle ricerche in Rete pensando che esistano davvero portali e servizi a pagamento che garantiscano di presentarsi il giorno della Prova a scuola con la traccia già in tasca. Quello evidenziato infatti è un problema serio che gli uomini del corpo della Polizia Postale che, assieme a Skuola.net, uno dei portali di riferimento del settore, cercano di monitorare, sensibilizzando e spiegando come poter affrontare con serenità la Maturità 2019 che, a detta di Cervellini, deve essere l’esito di cinque anni di studio e non di sotterfugi, “scorciatoie truffaldine” o di trucchi che molto spesso, a causa delle truffe, si rivelano un boomerang. Sul web infatti c’è un vero e proprio mercato fiorente che vende le tracce e come evidenziato da una ricerca dell’anno scorso, addirittura uno studente su sei tende a credere al raggiro mostrando poco spirito critico.

I CONSIGLI DELLA POLIZIA POSTALE

Infatti poco più di dodici mesi fa una ricerca realizzata da Skuola.net per la Polizia di Stato su un campione di 2500 maturandi aveva mostrato come oltre il 20% di loro credesse di poter trovare su Internet, nei giorni antecedenti alla prova, le tracce che sarebbero state loro proposte, credendo anche alla “bufala” secondo cui gli uomini delle forze dell’ordine monitorino i telefoni cellulari degli studenti nel corso dell’esame per individuare chi copia. Non solo, tra le false credenze emerse c’era pure quella che molti temevano di essere perquisiti da professori o poliziotti durante l’esame stesso. A tal proposito, sempre Cervellini ha voluto spiegare come stanno realmente le cose: utilizzando proprio le piattaforme social e i canali prediletti dai giovanissimi, anche quest’anno si è dato vita a una campagna anti-fake news che spesso si nutrono delle ansie e delle paure dei giovanissimi. “Come Polizia monitoriamo i siti che offrono servizi agli studenti in caso ci sia necessità di intervenire, soprattutto contro coloro che millantano di offrire in anticipo la traccia” ha spiegato il Commissario, ricordando che si tratterebbe di un reato e che porterebbe l’allievo e perdere lo stesso Esame di Stato e tranquillizzando tutti sul fatto che non si effettuano perquisizioni e controllo dei telefonini