Sempre Capasa ci aiuta ad addentrarci nel particolare testo scelto dal Miur nella Traccia Tipologia A da “Il giorno della civetta” di Leonardo Sciascia: tra mafia e denuncia sociale, secondo il professore nostro collaboratore, l’analisi dell’autore siciliano è ben più pregnante di quanto oggi fa ad esempio Roberto Saviano o altri nel suo stile. «Valgono in questo caso in maniera ancora più radicale le considerazioni fatte su Ungaretti, se lo studente si chiude a fare l’usuale discorso sulla mafia rischia di essere banalizzante. Sciascia non ha parlato solo della mafia ma il modo con cui ne ha parlato non è solo un pretesto per considerazioni generiche, Sascia non è Saviano per capirsi, e anche in questo caso più il ragazzo è educato a fare i conti con i testi più può cogliere verità umane comprese nel testo». Lo scrittore siciliano utilizzando il genere del romanzo giallo – che poi ritroverà spesso nel corso della carriera letteraria – vuole esprimere un risentimento e trasporre in una cornice letteraria la cronaca di un fatto realmente accaduto. Non è una poesia intrigante e riflessiva come l’altra Analisi del Testo di Ungaretti, e per questo sarà scelta di meno dagli studenti ma resta un’opzione assai interessante per le tematiche mosse e per l’attualità di cui ancora oggi si fa carico il contenuto di Sciascia.
Maturità 2019, Tipologia A: Ungaretti (focus – traccia svolta) – Sciascia (focus – traccia svolta)
IL COMMENTO SULLA POESIA DI UNGARETTI
Il dramma della mafia in Sciascia e le domande con senso religioso di Ungaretti: due tematiche molto interessanti nell’Analisi del Testo-Tipologia A proposto agli studenti per l’Esame di Maturità 2019. Nel merito della poesia “Risvegli” da “Il porto sepolto” abbiamo sentito per un commento esclusivo Valerio Capasa, insegnante di materie letterarie nei licei e collaboratore con il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Bari. Secondo il professore «si tratta di una scelta sorprendente in quanto si tratta di una poesia piuttosto nota, a differenza della tradizione del Miur di scegliere poesie più marginali e poco note». Come mai questa scelta? «E’ una poesia centrale di Ungaretti, si tratta appunto di capire se questa scelta è una direzione precisa che il ministero intende intraprendere per agevolare gli studenti, e se quindi si sta aprendo una tradizione diversa con l’uso di testi più consueti». Che valore particolare ha questa poesia nel corpus poetico di Ungaretti? «E’ una poesia molto bella, una delle pochissime in quella raccolta particolare che usa un punto interrogativo tra poesie che non usano né virgole, né punti né altro». «Qui il punto interrogativo è usato nella bella domanda “Ma Dio cos’è?”: infatti. Mettendomi nei panni dello studente la cosa che spero è che sia stato educato a fare i conti con i testi, cioè comprenderli e interpretarli e non fare il discorso già pronto su Ungaretti come è da tradizione della maggior parte degli svolgimenti della maturità. Se lo studente è stato educato a fare i conti con i testi questa poesia è una ottima opportunità di analisi». (agg di Paolo Vites)
UNGARETTI E SCIASCIA NELL’ANALISI DEL TESTO
L’Analisi del Testo per la Maturità 2019 vede due protagonisti su tutti: Giuseppe Ungaretti con “Il porto sepolto” (brano tratto dalla raccolta L’Allegria) e Leonardo Sciascia con “Il giorno della civetta”. Una poesia e una prosa per la Tipologia A della Maturità 2019 con gli studenti partiti a mille per provare a raccogliere le idee e magari scegliere proprio la via “semplificata” di una Analisi del Testo tra il maestro Ungaretti e il geniale Sciascia: “il porto sepolto” è una breve poesia che porta il titolo della prima e omonima raccolta di Ungaretti, pubblicata a Udine nel 1916. La poesia confluirà poi nella Allegria di naufragi del 1919 e poi nelle successive edizioni della raccolta, diventando una delle più note della poesia ungarettiana: il titolo p un simbolo del viaggio dentro se stesso e la propria esperienza dell’autore, alla ricerca di quel mistero umano recondito e molto “religioso”. Sul fronte Sciascia invece, la Tipologia A offrirebbe il testo “Il giorno della civetta” trae spunto da un fatto reale di cronaca, ovvero l’omicidio sindacalista Accursio Miraglia per mano della mafia, avvenuto a Sciacca nel 1947: come scrive l’Ansa «L’ispirazione a fatti reali e di cronaca è un elemento tipico della scrittura di Sciascia. Sciascia, da sempre interessato alla situazione socio-economica della sua terra d’origine, era da tempo impegnato nella denuncia della mafia, che imperversava ignorata e impunita su tutto il territorio». (agg. di Niccolò Magnani)
ANALISI DEL TESTO CON LEOPARDI?
E se alla fine Giacomo Leopardi facesse “capolino” in una delle due tracce per l’Analisi del Testo in Prima Prova, non sarebbe una Maturità 2019 tutta da ricordare? Non tutti sono d’accordo chiaramente e gli studenti si dividono sulla presenza o meno di uno dei geni della poetica italiana: eppure, proprio per l’anniversario dei 200 anni dalla produzione de L’Infinito la preparazione dei maturandi verso l’Esame di Stato ha visto certamente un forte e intensivo ripasso del genio di Recanati. Un’Analisi del Testo di qualche poesia o prosa di Leopardi potrebbe dunque non essere, paradossalmente, una sorpresa in negativo per gli studenti anche se per altri autori visti nei totonomi sulle tracce di Maturità i maturandi hanno aspettative “maggiori”. 10 anni dalla nascita di Primo Levi, 90 anni dalla morte di Italo Svevo e 110 dalla nascita di Cesare Pavese: questi, uniti a Leopardi, sono gli autori massimamente attesi dallo studente medio che si appresta a cominciare le 6 ore di Esame di Maturità. Manca poco, il plico telematico verrà attivato dalle 8.30 in poi… si comincia! (agg. di Niccolò Magnani)
VERSO L’ANALISI DEL TESTO: LE PREVISIONI
La Maturità 2019 è al via: la prima prova scritta sarà la vera protagonista del rinnovato Esame di Stato. Sebbene il primo scoglio da superare rappresenti per i maturandi la prova che genera meno ansia, la Tipologia A è certamente quella più temuta. Tradizionalmente dedicata all’analisi del testo, anche quest’anno spaventa, forse superata solo dal nuovo colloquio orale, la vera incognita di questa Maturità. Se da una parte rappresenta a tutti gli effetti la scelta più complessa, dall’altra potrebbe rappresentare la scelta migliore per chi non ama particolarmente imbattersi in lunghi scritti dai quali potrebbe facilmente uscire fuori tema. Come ogni anno, a precedere l’inizio dell’Esame di Stato è una serie interminabile di rumors e indiscrezioni, ma soprattutto ipotesi, sull’autore che potrebbe tormentare per gli anni a seguire coloro che sono pronti a cimentarsi nella Maturità. Via, quindi, a calcoli improbabili e ad incroci di date, passati autori già affrontati e nomi eventualmente da escludere, per giungere ad una scrematura solo apparentemente sensata ma che alla fine potrebbe comunque rivelarsi tutt’altro che veritiera, soprattutto alla luce delle tante novità introdotte con la nuova Maturità e che andrebbero ad annullare quanto finora accaduto.
TIPOLOGIA A, PRIMA PROVA MATURITÀ 2019: LE NOVITÀ
La Tipologia A della prima prova per la Maturità 2019 è la traccia che riguarda tradizionalmente l’analisi di un testo letterario italiano, a partire dal periodo che va dall’Unità d’Italia ad oggi. A differenza del passato anno, questa volta gli studenti saranno di fronte a due brani dai quali sarà possibile arrivare ad una scelta. Con ogni probabilità verranno proposti ai maturandi testi di autori che hanno operato in differenti periodi, uno in prosa e uno in poesia. Questo almeno sembra emergere dal modello usato per le passate simulazioni d’esame nazionali alle quali si sono già cimentati gli studenti, ma mai come quest’anno le sorprese potrebbero essere dietro l’angolo! Intanto da qualche tempo sui portali specializzati stanno circolando i nomi dei possibili autori che potrebbero essere i protagonisti delle tracce della prima prova per quanto riguarda la Tipologia A. A spuntarla, per motivi differenti, sarebbero Leopardi e Italo Svevo.
LEOPARDI CON L’INFINITO: STAR ANCHE ALLA MATURITÀ 2019?
L’Infinito di Giacomo Leopardi festeggia 200 anni: quale migliore occasione per essere protagonista anche nella prima prova della Maturità 2019, in merito alla Tipologia A? Dopo i vari eventi organizzati per l’occasione in tutta Italia, con flashmob e mostre, il Miur potrebbe aver deciso di “facilitare” i maturandi alle prese con il nuovo Esame di Stato proponendo proprio questo indimenticato autore. Tanti, secondo Studenti.it, i motivi per i quali questa potrebbe essere la scelta corretta. Oltre all’importante anniversario, Leopardi è già stato oggetto della simulazione ma in merito alle tracce della Tipologia B, il saggio argomentativo, e non nell’analisi del testo dove invece potremo trovarlo in occasione della prima prova scritta proprio con L’Infinito. In tutti gli anni 2000, inoltre, proprio Leopardi è stato il grande assente e finalmente potrebbe trovare riscatto proprio in concomitanza con l’importante anniversario del suo componimento.
O SARÀ ITALO SVEVO? TOTONOMI ESAME DI STATO
Dopo Giorgio Bassani dello scorso anno, a chi toccherà in questa Maturità 2019? Le possibilità sono due e tra queste spunta anche il nome di Italo Svevo, già protagonista della traccia della Tipologia A nel 2009. Autore molto conosciuto dai maturandi soprattutto per i romanzi Una Vita, Senilità e La coscienza di Zeno, anche lui come Leopardi incorre quest’anno in un importante anniversario: i 90 anni dalla morte. Non è escluso dunque che il Miur possa averlo scelto per una delle due tracce previste dalla Tipologia A della prima prova scritta, sia in merito all’analisi di un testo poetico che quella di un testo in prosa. E da questo ultimo punto di vista, non si esclude del tutto che possa trattarsi proprio di uno stralcio de La coscienza di Zeno, pubblicato dallo stesso autore – a sue spese – nel 1923, romanzo che gli studenti certamente hanno affrontato ampliamente proprio durante l’ultimo anno scolastico.
Traccia A1: Poesia “Risvegli” di Giuseppe Ungaretti
Ogni mio momento
io l’ho vissuto
un’altra volta
in un’epoca fonda
fuori di me
Sono lontano colla mia memoria
dietro a quelle vite perse
Mi desto in un bagno
di care cose consuete
sorpreso
e raddolcito
Rincorro le nuvole
che si sciolgono dolcemente
cogli occhi attenti
e mi rammento
di qualche amico
morto
Ma Dio cos’è?
E la creatura
atterrita
sbarra gli occhi
e accoglie
gocciole di stelle
e la pianura muta
E si sente
riavere.
Traccia A2: Leonardo Sciascia, “Il Giorno della Civetta”
Nel romanzo di Leonardo Sciascia, Il giorno della civetta, pubblicato nel 1961, il capitano Bellodi indaga sull’omicidio di Salvatore Colasberna, un piccolo imprenditore edile che non si era piegato alla protezione della mafia.
Al candidato, oltre all’analisi del testo, si chiede come commento: “Nel brano si contrappongono due culture: da un lato quella della giustizia, della ragione e dell’onestà, rappresentata dal capitano dei Carabinieri Bellodi e dall’altro quello dell’omertà e dell’illegalità; è un tema al centro di tante narrazioni letterarie, dall’ottocento fino ai nostri giorni, e anche cinematografiche, che parlano in modo esplicito di organizzazioni criminali, o più in generale dei rapporti di potere, soprusi e ingiustizie all’interno della società. Esponi le tue considerazioni su questo tema, utilizzando le tue letture, conoscenze ed esperienze”.