Prima lo tradisce, poi lo denuncia dicendo che l’aveva maltrattata e chiedendo la separazione con addebito: sarà lei, in realtà, a dover pagare. La singolare vicenda arriva dal tribunale di Frosinone: la sentenza è stata depositata solo qualche giorno fa. Sarà la donna, adesso, a dover pagare il mantenimento all’uomo secondo quanto stabilito dalla sentenza. Il fatto è avvenuto nel 2017, quando il marito, agente di commercio, si è accorto che la moglie, dipendente dell’azienda sanitaria locale, mandava messaggi via social e proprie immagini nude ad un altro uomo. Una relazione virtuale, dunque, ma non l’unica: la donna, infatti, aveva anche altre frequentazioni nella vita reale. La tensione tra i due dunque era altissima, fino ad arrivare in tribunale.
Davanti al giudice, la donna ha deciso di difendersi denunciando il marito per maltrattamenti. Il processo penale a carico di lui si è concluso lo scorso luglio con un’assoluzione perché il fatto non sussiste. Nel frattempo però è cominciata anche la separazione giudiziale intentata da lei sostenendo che “da diversi anni l’unione coniugale si è deteriorata, sicché al fine di evitare continue discussioni, a volte anche aspre e violente, e di tutelare la propria incolumità fisica e psicologica ha deciso da settembre 2017 di andare a vivere dalla madre”. Per l’uomo invece la fine dell’unione coniugale, durata 19 anni, “è da rinvenirsi nell’allontanamento della moglie e nella sua condotta fedifraga”.
La donna dovrà pagare il mantenimento
Secondo la documentazione dell’avvocato dell’uomo, la moglie “è stata sorpresa più volte a chattare su social network con altri, con scambi di contenuto osceno e ad esibirsi in atti di contenuto osceno durante il tur- no di lavoro in ospedale, addirittura intrattenendo relazioni extraconiugali con più uomini con- temporaneamente”. A confermare tutto, gli screen sul cellulare “sul quale si leggono scambi di messaggi di inequivoco contenuto erotico” come si legge nella sentenza. La donna ha confermato davanti al giudice l’adulterio, dicendo però che quelli con cui scambiava messaggi erano “solo amici”. Per il Tribunale però “che di semplici amicizie si sia trattato è francamente arduo a credersi, atteso il tenore delle conversazioni scambiate”.
Inoltre secondo i giudici, prima di quanto accaduto sei anni fa “non vi erano evidenze in atti di una crisi coniugale” né “prova delle condotte violente e dei maltrattamenti posti in essere a danno della coniuge, peraltro da ritenersi escluse dalla sentenza assolutoria emessa il 17 luglio 2023”. L’uomo, a Il Messaggero, ha dichiarato: “Io non ho mai fatto nulla di male e spero davvero che questa vicenda sia finita una volta per tutte. Sono stato dipinto come quello che non sono, ma per fortuna oggi ci sono due sentenze che lo confermano. È una soddisfazione personale, non cercavo rivalse se non un riconoscimento morale”. La donna dovrà ora rispondere 100 euro mensili a titolo di mantenimento per il coniuge.