Massimo B. ha tradito la moglie con sua cognata e adesso dovrà fare i conti con una sentenza della Cassazione che lo condanna a restituire tutto il denaro ed i beni immobili che la consorte gli aveva donato durante il matrimonio. È quanto ha stabilito il giudice, che ha definito la relazione extra-coniugale come una “ingiuria grave” al punto tale da portare alla revoca “per ingratitudine” delle precedenti donazioni, confermando quanto era stato deciso anche in Corte di Appello di Firenze nel 2019.
I motivi per cui la vicenda è stata ritenuta grave a tal punto, come riportato da Ansa, sono due. Uno è il vincolo di parentela. L’uomo, infatti, ha tradito la consorte con la moglie del fratello di quest’ultima. La lieson dunque andava a minare non soltanto la stabilità del rapporto coniugale, ma anche quella più ampia familiare. Secondo il giudice “è evidente come le conseguenze della scoperta del tradimento abbiano avuto ripercussioni estese a tutto il tessuto familiare della moglie, non limitandosi al mero ambito matrimoniale”. Ma c’è di più.
Tradisce moglie con cognata: conseguenze familiari, ma anche professionali
La vicenda di Massimo B., l’uomo che ha tradito la moglie con la cognata, secondo la Cassazione, come riportato da Ansa, non ha avuto però soltanto conseguenze a livello coniugale e familiare, ma anche professionale. La relazione extra-coniugale, infatti, si era “sviluppata all’interno dell’azienda della famiglia” della donna. Un aspetto che ha contribuito a evidenziare ulteriormente da parte del marito “un atteggiamento di noncuranza e di assenza di rispetto nei confronti della dignità della moglie”.
È in virtù di queste ampie motivazioni che i giudici hanno deciso di confermare la revoca di tutto il denaro e dei beni immobili che la donna aveva donato al marito durante il matrimonio. L’uomo così non soltanto ha perso la fiducia della sua famiglia, ma anche il suo patrimonio.