Gli afghani sono la prima nazionalità di persone che attraversano la Manica su piccole imbarcazioni. Indagando sul contrabbando di persone nel nord della Francia, gli inquirenti hanno notato nei primi sette mesi di quest’anno, 2.891 afghani siano arrivati su piccole imbarcazioni e la tendenza sembra accelerare. Solo nel mese di luglio sono arrivate 683 persone. Precedentemente, gli albanesi erano la principale nazionalità che effettuava le traversate. L’anno scorso ne sono arrivati 12.301, ma solo 428 lo hanno fatto nei primi sette mesi del 2023.



A controllare quel tratto di Manica sono le bande curde che dominano anche i campi nel nord della Francia in cui i migranti spesso rimangono fino a quando non viene loro assegnato un posto su una barca. Una fonte ha spiegato: “Gli albanesi che hanno cercato di gestire le proprie operazioni hanno faticato a procurarsi le proprie barche e motori. Non hanno le stesse capacità dei curdi”. L’ascesa dei contrabbandieri afghani ha contribuito all’aumento della violenza a Calais e Dunkerque mentre i curdi cercano di reprimere la nuova concorrenza, come spiegano le fonti presenti sul posto.



Per gli afghani mancano rotte sicure e legali

Il crescente numero di afghani che attraversano la Manica è stato attribuito alla mancanza di rotte sicure e legali a disposizione dei rifugiati in fuga dai talebani da quando hanno preso il controllo dell’Afghanistan. Solo 54 persone sono state reinsediate nel Regno Unito sull’Afghan Citizens Reinsediamento Scheme, avviato nel gennaio dello scorso anno con l’obiettivo di reintegrare 5.000 rifugiati nel primo anno e 20.000 nei tre successivi. La maggior parte di quelli a cui è stato concesso il rifugio, si trovava già nel Regno Unito ed è arrivata dopo essere stata trasferita durante l’evacuazione dell’agosto 2021 da Kabul.



Rishi Sunak ha spiegato ieri che i migranti torneranno sulla nave Bibby Stockholm dopo che sono state trovate tracce di batteri della legionella nella riserva idrica della nave. Accogliere i migranti sulla nave, per il primo ministro è una questione di “equità”. Questo ha affermato che il governo si atterrà al piano di utilizzarla per ridurre il numero negli hotel non appena saranno stati effettuati i controlli sanitari. Per questo motivo, secondo Sunak, è giusto assumere tutte le “procedure per garantire il benessere e la salute delle persone ospitate sulla nave”.