Il traffico di organi si sta spostando prevalentemente su internet. Secondo il Global Financial Integrity di Washington, almeno 20mila interventi ogni anno coinvolgono organi provenienti dal mercato nero: si tratta del 10% dei trapianti di organo effettuati ogni anno. Parallelamente ci sono anche persone che, spinte dalla povertà, offrono i propri organi in cambio di denaro. Come analizza Il Giornale, il traffico di organi online ha un valore di circa 1,5 miliardi di dollari all’anno e coinvolge numerose organizzazioni strutturate, con alcune figure specifiche come procacciatori di persone disponibili a farsi espiantare gli organi, ma anche broker che contrattano i prezzi.
Ma nel mercato del traffico di organi sono comprese anche strutture medico-sanitarie compiacenti, che effettuano i trapianti illegali ma li dichiarano come trattamenti di chirurgia oppure dentistici. Il Giornale evidenzia anche la presenza di “agenzie di spedizione” che si occupano della consegna di questi organi ottenuti dalla condizione di disperazione e povertà in cui vivono molte persone. Si occupano anche di gestire un vero e proprio turismo legato al traffico di organi, e i pagamenti avvengono in bitcoin, in modo che non possano essere tracciati. Spesso si tratta di somme inferiori ai 10mila dollari, così da passare inosservate, saldando il resto tramite money transfer attraverso Francia, Germania, Stati Uniti e altri Paesi esteri.
Traffico di organi sul web, si paga in bitcoin e si possono vendere online
Traffico di organi su internet, il dark web è il punto di incontro tra domanda e offerta, tra persone che vendono i propri organi per disperazione e acquirenti che spesso non possono attendere i tempi richiesti per i trapianti legali. La compravendita di organi avviene in rete, tramite social media e siti appositi, spesso strutturati come veri e propri negozi online con foto e recensioni. Come rivela Il Giornale, i prezzi oscillano tra 50mila dollari per i polmoni a 100mila per il cuore e sono corredati di spiegazioni per effettuare i pagamenti tramite i bitcoin.
Ma non solo acquisto, il dark web ospita anche luoghi dove poter vendere i propri organi. Il Giornale menziona una vera e propria rete di annunci, anche sui social, di persone che hanno immediato bisogno di soldi, spesso per saldare debiti, e che quindi cercano il modo di vendere i propri organi o parte di essi. Esistono anche realtà che offrono non soltanto l’organo ma anche il trapianto, offrendosi di ospitare il paziente in seguito all’intervento ma senza la possibilità che possa avere contatti con l’esterno, in modo da non tradire la vera natura dell’operazione. Oppure, offrono anche il “servizio” di consegna dell’organo in un qualsiasi ospedale a scelta del cliente che ha necessità del trapianto. Il traffico di organi è vietato in tutto il mondo a eccezione dell’Iran e dello Yemen.