Le commissioni mediche della Florida hanno approvato venerdì 3 novembre 2022 una norma che impedirà ai minori di ricevere bloccanti della pubertà, terapie ormonali o interventi chirurgici come trattamenti per la disforia di genere. Lo riporta sulle sue colonne il “Washington Post”, che evidenzia come il divieto, in vigore dopo tre settimane, preveda eccezioni non chirurgiche per i giovani trans già in cura. I medici che violeranno le nuove regole potrebbero incorrere in sanzioni, tra cui addirittura la perdita della licenza medica.



Anche altri Stati hanno tentato di limitare le cure per la disforia di genere, ma quello della Florida è stato il primo a riuscirci. Le legislature dell’Arkansas e dell’Alabama, ad esempio, hanno approvato, ma le famiglie hanno intentato una causa contro entrambe e i giudici ne hanno impedito l’entrata in vigore. Infatti, sottolinea il quotidiano, “molteplici organizzazioni professionali, tra cui l’Accademia Americana di Pediatria, l’Associazione Psicologica Americana e la Società Endocrina, hanno approvato i bloccanti della pubertà e gli ormoni come trattamenti appropriati per i giovani con disforia di genere. Gli studi hanno rilevato che i bloccanti della pubertà e la terapia ormonale possono ridurre il disagio emotivo per i giovani transgender e ridurre il rischio di suicidio. Impedire ai giovani di accesso a queste cure potrebbe portare a ‘tragiche conseguenze per la salute'”.



TRANS, FLORIDA STOPPA TRATTAMENTI SU MINORI

Nonostante queste indicazioni, i leader conservatori della Florida hanno ripetutamente cercato di impedire ai giovani di accedere al processo di transizione. A inizio 2022 i repubblicani hanno tentato di approvare un divieto, ma il disegno di legge è morto in commissione. Ad aprile, poi, il governatore Ron DeSantis e il chirurgo generale della Florida Joseph Ladapo hanno pubblicato delle linee guida che suggerivano che non dovrebbe essere permesso ai giovani di ricevere cure mediche come i bloccanti della pubertà o la terapia ormonale incrociata.

Dopodiché, a giugno, Ladapo ha chiesto alla commissione medica di “stabilire uno standard di cura per queste procedure complesse e irreversibili”. Il consiglio si è riunito venerdì pomeriggio e si è giunti alla decisione di cui sopra per quanto riguarda la disforia di genere. Cinquanta attivisti per i diritti dei trans hanno partecipato alla riunione della commissione, ma solo a uno di loro, Jude Speegle, è stato dato modo di intervenire durante il periodo di commento pubblico. Speegle ha letto i nomi di 17 adolescenti trans che “hanno scelto il suicidio piuttosto che vivere in un mondo che rifiuta di riconoscerli o accettarli”.