Mentre si fa sempre più vivo ed acceso il dibattito attorno alla clinica gender di Careggi, a Firenze, il quotidiano La Verità ha deciso di fare una sorta di resoconto dei trans in Italia, per dimostrare come si tratti di un fenomeno in crescita ormai da diversi anni. Non solo, perché dai dati emerge anche come nell’ultimo periodo vi sia stato un piccolo boom di persone che non si identificano con il loro genere biologico. Sintomo, questo, secondo La Verità, di un possibile rischio di fenomeni come il boom di baby trans che si è registrato, per esempio, nel Regno Unito, e che presto potrebbe portare ad un’approvazione su larga scala di farmaci anti pubertà.



Trans in aumento in Italia: sono il 4% della popolazione

Senza scendere nel merito dei farmaci anti pubertà, che è anche oggetto del dibattito attorno al Careggi di Firenze, il timore è che questi potrebbero aprire le porte della sala chirurgica ai baby trans, con esiti del tutto imprevedibili. Nel già citato Regno Unito, infatti, ma anche negli USA, una clinica gender che somministrava i bloccanti puberali è finita nell’occhio del ciclone dopo le numerose denunce da parte di transessuali ‘pentiti’, secondo i quali non gli sarebbe stata fornita la giusta assistenza psichiatrica prima di intraprendere il perso di cambio sesso.



A livello generale, infatti, secondo un sondaggio di Ipsos in Italia circa il 4% della popolazione si identifica come trans o non binario, in larga parte maggiore degli omosessuali (ovvero il 2%). In questo caso, tuttavia, non si deve pensare che quel 4% (circa 2 milioni di persone su oltre 59) sia intenzionato necessariamente a cambiare sesso attraverso la chirurgia, perché solo una minima percentuale opta per questa strada. Infatti, i trans che si sottopongono ad interventi sono, secondo il sito Truenumbers, oltre 100 all’anno, poco meno di dieci al mese, mentre nel 2018 erano circa 60 all’anno. Numeri, questi, che non includono i minorenni (considerando la popolazione tra i 18 e i 60 anni), ma che sono identificativi di come in futuro i bloccanti per la pubertà potrebbero finire facilmente nelle mani di minori, causando crisi come quella inglese.

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