In UK le scuole dove frequentano alunni dello stesso sesso, potrebbero non accogliere gli studenti transgender. Questo quanto si legge stamane sul tabloid britannico Telegraph, in riferimento alle nuove linee guida del governo britannico, che saranno ufficiali nel giro di poche settimane. Ai dirigenti scolastici delle scuole femminili, scrive ancora il Telegraph, verrà detto che potranno rifiutare gli alunni legalmente maschi senza timore di azioni legali, e viceversa lo stesso regolamento si applicherà anche nelle scuole per soli studenti maschi. I dirigenti scolastici potranno inoltre rifiutarsi di usare pronomi diversi richiesti da un alunno.
Una fonte del Dipartimento per l’Istruzione ha confermato: “Le scuole dello stesso sesso possono rifiutarsi di ammettere alunni dell’altro sesso legale, indipendentemente dal fatto che il bambino stia mettendo in dubbio il proprio genere”, non violando l’Equality Act 2010. Le nuove linee guida riguardanti gli studenti transgender sono state elaborate da Gillian Keegan, il segretario all’Istruzione, e da Kemi Badenoch, il ministro per le pari opportunità, e si applicheranno a tutte le scuole statali e private d’Inghilterra.
STUDENTI TRANS NELLE SCUOLE UK: ARRIVA LA NUOVA LEGGE A TUTELA DEGLI ISTITUTI
Obiettivo, fornire chiarezza su come le scuole dovranno rispondere ai bambini con disforia di genere, alla luce anche di un aumento importante dei casi di alunni trans negli ultimi tempi: nel biennio 2021-22 il sistema sanitario nazionale britannico, NHS, ha segnalato più di 5.000 deferimenti al Gender Identity Development Service gestito da Tavistock e Portman NHS Foundation Trust, rispetto a poco meno di 250 registrati un decennio prima. Secondo un rapporto del Policy Exchange, inoltre, il fatto che gli alunni mettano in discussione il proprio genere è ormai una realtà radicata.
Alla luce degli approcci incoerenti tenuti dalle scuole verso gli alunni transgender, il governo ha deciso di intervenire in modo da dettare una linea chiara e univoca con l’obiettivo di proteggere e tutelare prima di tutto i bambini. Legge che va anche a tutelare le scuole, visto che i regolamenti in vigore attualmente lascerebbero diverse zone d’ombra. Philip Reed, avvocato di Withersworldwide, ha spiegato al Telegraph che in base alla normativa vigente “sarebbe impossibile escludere” una denuncia di discriminazione contro una scuola femminile che rifiuta di ammettere un bambino biologicamente maschio identificato come femmina.