TRANSGENDER, RIVOLUZIONE IN GERMANIA
Una rivoluzione in Germania, nel mondo del calcio; o meglio un passo avanti, visto che in tema di diritti per i transgender e il mondo lgbtq+ la Federcalcio tedesca lavora già da almeno tre anni. Tuttavia, una nuova comunicazione stabilisce che da questo momento, con effetto pratico a partire dalla prossima stagione sportiva, le presone transgender, intersessuali e non binarie saranno libere di scegliere in quali squadre giocare: tradotto, spetterà a loro la decisione di praticare il calcio maschile oppure quello femminile.
Certo, non sarà così a grandi livelli: per il momento le applicazioni riguarderanno il mondo del calcio giovanile e il futsal a livello amatoriale. Niente professionismo, ma è chiaro che si tratti comunque di un tentativo di avvicinare anche questo momento: non solo, nel comunicato si esplicita che, oltre alla decisione iniziale, si i transgender potranno anche scegliere di cambiare squadra in qualunque momento vogliano. “Quando nell’attività sportiva non ci sono conseguenze sulla salute della persona che sta assumendo farmaci, quella persona può partecipare alla competizione”: questo un ulteriore stralcio, che di fatto va anche a escludere il doping dal nuovo regolamento.
LE PAROLE DELLA RESPONSABILE
La responsabile del calcio femminile tedesco, Sabine Mammitzsch, ha accolto con favore la rivoluzione in Germania parlando di una regola nazionale e globale sul diritto di praticare sport; nelle sue parole viene ricordato il percorso di difficoltà e incertezza nel gestire la partecipazione sportiva di persone transgender, intersessuali e non binarie. Se altre realtà – per esempio la federazione internazionale sport acquatici e la lega internazionale di rugby – sono ancora contrarie ai transgender nelle competizioni femminili, il mondo del calcio tedesco fa un passo avanti in una realtà che ha sempre guardato con “sospetto” o comunque poca libertà i coming out (pure in aumento) e le diversità di genere.
La tesi con la quale si sostiene questo nuovo regolamento riguarda il fatto che “tutte le persone hanno diverse forza e abilità fisiche che portano soltanto al successo dell’insieme della squadra”, e questo dimostrerebbe che l’integrità della competizione non sia messa a rischio. Si può essere d’accordo o meno con questo nuovo regolamento (o non avere un’opinione netta), ma certamente quella che è in atto in Germania è una rivoluzione anche grossa, e se le cose continueranno in questo modo tra poco ne vedremo gli effetti, magari anche nel professionismo e su grandi livelli.