Le energie rinnovabili sono sempre più diffuse, così come la richiesta di installazioni di pannelli solari. I fornitori europei non riescono a far fronte alla domanda sempre più crescente di celle solari, turbine eoliche, auto elettriche, pompe di calore ed elettrolizzatori per l’idrogeno. Un settore, quelle delle rinnovabili, che entro il 2030 potrebbe valere 602 miliardi di euro e dare lavoro a 14 milioni di persone. L’Agenzia Internazionale dell’Energia ha però lanciato un allarme per l’immediato futuro: se i Paesi occidentali non riusciranno a fronteggiare la richiesta sempre più pressante, la transizione energetica potrebbe fallire.
Come riporta il quotidian Die Presse, secondo Fatih Birol, responsabile dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, “il mondo ha visto in Europa cosa succede quando si diventa dipendenti da un solo Paese”, in riferimento alla dipendenza dal gas russo. Una dipendenza che potrebbe ripetersi anche nel settore delle energie rinnovabili, indissolubile dall’utilizzo di alcuni minerali come rame, cobalto, litio e nichel che sono forniti da pochissimi Paesi al mondo, in primis la Cina. Il Die Presse sottolinea che per produrre un’automobile elettrica occorrono circa 200 chili di questi minerali, un peso cinque volte superiore a quello necessario per un’autovettura non elettrica. Ma non solo, perché una centrale eolica richiede una quantità nove volte superiore di minerali rispetto a una centrale a gas con la stessa potenza.
Transizione energetica, il potere della Cina sul mercato green
La transizione energetica potrebbe gettare l’Europa in una forte dipendenza da pochi Paesi, in particolare dalla Cina, che dopo anni di politica industriale si è affermata come principale produttore. I tre principali produttore a livello globale si spartiscono tra il 70% el’85% del mercato globale di moduli solari, impianti eolici, elettrolizzatori e batterie. Come analizza il Die Press, i tre quarti dei sistemi solari venduti in Europa provengono da fabbriche cinesi. Il potere assunto dalla Cina in questo mercato è diventato tale da poter potenzialmente influenzare il costo della transizione energetica.
Nel 2020, il costo degli impianti solari al di fuori della Cina è aumentato del 25%, mentre nel 2022 l’aumento dei prezzi del cobalto e del nichel ha reso le auto elettriche più costose del 10%. L’appello dell’Agenzia Internazionale dell’Energia è di avviare una cooperazione internazionale affinché la transizione energetica diventi sostenibile per tutti e si possa attuare rapidamente senza il rischio di interruzioni della catena di approvvigionamento dovute a guerre, divieti di esportazione o disastri naturali.