La maggior parte delle piccole e medie imprese dovrà conformarsi a nuovi obblighi volti alla riduzione dei consumi energetici, in modo da conformare il paese all’attuazione del piano europeo sulla transizione energetica che pone importanti obiettivi da realizzare entro il 2030 ed entro il 2050: il tutto in nome del risparmio energetico. Ecco quali sono gli obblighi.



Transizione energetica imprese: gli obblighi per PMI

Tutte le imprese che hanno un consumo di energia superiore a 3 megawatt circa e quantificate in 85 Tj, dovranno necessariamente impostare sistemi di gestione dell’energia. Se invece il loro consumo è inferiore ma superiore a 10 Tj, strano invece obbligate a installare sistemi di audit energetico in modo da monitorare quanto consumano. I Data Center dovranno invece rendicontare le prestazioni energetiche. Sono tutti gli elementi di novità inseriti nell’accordo raggiunto il 9 e 10 marzo dall’Europarlamento e dal Consiglio Europeo. Si tratta di integrazione alla direttiva in materia di efficienza energetica che concerne obblighi sia per le imprese che per le pubbliche amministrazioni e per i privati.



I nuovi obblighi relativi alla gestione energetica delle imprese sono finalizzati al raggiungimento dell’obiettivo fissato al 2030 della riduzione dell’11,7% dei consumi.

Transizione energetica imprese: gli obiettivi europei

In realtà l’obiettivo è stato ridotto, poiché l’Europarlamento inizialmente aveva fissato la soglia del 14,5%, successivamente poi abbassata della commissione europea al 13% con il piano RepowerEu che è stato recepito all’interno della corposa riforma del PNRR.

Sicuramente però l’obiettivo supera il 9% che fu proposto nel 2021 nel pacchetto denominato Fit For 55. Alla fine del decennio il raggiungimento degli obiettivi dovrebbe comportare una riduzione di 763 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio.



La regola che si è fissata all’Europa è di risparmiare almeno il 1,95% l’anno di energia oltre al 3% delle proprietà pubbliche che dovrà essere ristrutturato sempre in funzione dell’efficientamento energetico.

I lavori che conservano l’efficientamento energetico riguardano anche il solo tele-riscaldamento e tele-raffrescamento, che dovranno essere dei carbonizzati entro il 2050.
Gli obiettivi sono dunque molto ambiziosi e mirano a portare l’Europa ad una maggiore indipendenza energetica, nonostante gli enormi costi iniziali e la necessaria attenzione alla riduzione dei consumi energetici che hanno portato, per la prima volta, a formulare la locuzione di “povertà energetica”.