Il Green farà inevitabilmente parte della nostra vita (non troppo) futura: continuano, infatti, i piani di intervento per la graduale conduzione ad una transizione ecologica tout court. Molti settori saranno trasformati e ridefiniti per garantire al meglio l’obiettivo dell’ecosostenibilità.

Il Recovery Plan in tal senso contiene investimenti pari a ben 5 miliardi di euro da dedicare alla transizione Green, ripartiti tra realizzazione di infrastrutture di ricarica elettrica, promozione del biometano e utilizzo dell’idrogeno. Un corposo ambito di utilizzo riguarderà inoltre la gestione del rischio alluvioni e lo sviluppo di metodologie atte a ridurre il rischio idrogeologico. La messa in atto delle misure dovrà avvenire entro la fine del 2023, con l’assegnazione di buona parte delle relative risorse necessarie nel medesimo periodo. Gli impegni saranno gestiti dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e dal dipartimento Pnrr, capitanato da Fabrizio Penna, appena nominato alla guida di questa area di intervento.



Transizione Green, 5 mld con il Recovery Plan: gli interventi

Per quel che concerne gli interventi di transizione Green da attuare con il Recovery Plan, dettaglio, un miliardo verrà assegnato già entro il 2023 per l’impiego dell’idrogeno con riguardo a quei settori industriali che fanno ancora ricorso al metano come fonte di energia termica. In particolare si tratta delle industrie che producono, ad esempio, cemento, ceramiche e vetro.



Nell’ottica delle fonti di energia rinnovabili verrà anche incentivata la produzione dell’idrogeno elettrolitico. Il totale da destinare alla ricerca e allo sviluppo di questi interventi è di 2 miliardi. Altra misura green che dovrà essere messa a punto attiene alla prevenzione e alle attività mirate per intervenire contro i rischi di alluvione e idrogeologici, con lo stanziamento di un altro miliardo di euro già per l’anno corrente. La celerità ovviamente è dettata dalla gravità dell’ambito e dalla necessità di porre al sicuro la maggior parte della popolazione contro le calamità naturali. Infine non mancheranno interventi anche sulla produzione del biometano, con un investimento pari a 1,9 miliardi (dei quali già 755 milioni in previsione già per il 2023), con l’obiettivo di realizzare nuovi impianti di produzione di biometano.