Gli Uffici scolastici provinciali stanno pubblicando oggi, venerdì 17 maggio, i risultati dei trasferimenti docenti 2024: stando ai dati forniti dal Ministero dell’Istruzione, sono 57.824 i movimenti nel complesso, di cui 33.501 a domanda, 2.456 a domanda condizionata perché perdenti posto, 18.572 d’ufficio. La differenza, che corrisponde a 3.295, è rappresentata dai passaggi di cattedra o di ruolo. Sono risultati vacanti 3.829 posti (di cui 1.301 di sostegno) nella scuola dell’infanzia; 18.158 posti (di cui 8.020 di sostegno) in quella primaria; 14.527 posti (di cui 4.696 di sostegno) in quella secondaria di I grado; infine, 25.879 posti (di cui 1.627 di sostegno) in quella secondaria di II grado.



COME CONTROLLARE I RISULTATI SUI TRASFERIMENTI DEI DOCENTI

Per consultare i bollettini con i risultati delle domande di mobilità degli insegnanti relativi al prossimo anno scolastico (2024/2025), bisogna accedere al sito dell’Ufficio territoriale di destinazione: così si può consultare la lista delle persone a cui è stata accolta la domanda, trovando anche altre informazioni, come la scuola di destinazione e i punteggi. I docenti la cui domanda è stata accolta riceveranno comunque una comunicazione presso l’Ufficio territoriale dove l’hanno presentata, oltre che all’indirizzo mail indicato su Istanze online.



Inoltre, gli Uffici territoriali provvedono anche a darne comunicazione pure alle scuole di provenienza e alla ragioneria territoriale dello Stato. I risultati dei trasferimenti docenti 2024 vengono comunicati anche a chi non ha ottenuto l’ambito passaggio, anche in questo caso tramite mail: si può usufruire dell’apposita funzione presente su Istanze online per conoscere l’esito della propria richiesta.

IL RECLAMO E LA CONCILIAZIONE

Verificare e controllare i bollettini della mobilità 2024/2025 è fondamentale anche per capire se ci sono delle anomalie: in tal caso potete presentare reclamo e ricorso entro 10 giorni dalla data di pubblicazione. Quindi, nel caso dei trasferimenti docenti 2024 non bisogna superare la scadenza fissata, che è quella del 26 maggio 2024. Si può anche procedere con un reclamo specifico chiedendo una rettifica; in alternativa, chi è convinto di aver subito una violazione dei suoi diritti, può provare a risolvere questione tramite la conciliazione.