IN CDM LA NORMA SULLA TRASPARENZA NELLA BENEFICENZA: L’ANNUNCIO DELLA PREMIER GIORGIA MELONI

Giovedì in Consiglio dei Ministri arriva la nuova legge sulla trasparenza per la beneficenza: si tratta di quanto incautamente qualcuno la definisca già “Legge Ferragni” o “Norma Ferragni” eppure è semplicemente quanto la Premier Giorgia Meloni aveva anticipato nella conferenza stampa di inizio anno a pochi giorni dall’esplosione della gran bagarre sui relativi “pandoro-gate” e simili. E così nel giorno in cui Chiara Ferragni risulta ufficialmente indagata dalla Procura di Milano anche per il caso della bambola e delle uova di Pasqua (dopo l’accusa già per il caso Balocco), la Presidente del Consiglio nell’intervista serale a “Quarta Repubblica” annuncia l’imminente nuova legge sulla trasparenza.



«Arriva in CdM giovedì una norma che stiamo facendo, per cui nelle attività commerciali con anche uno scopo benefico, sulla confezione di quello che vendi devi specificare a chi vanno le risorse, per cosa vanno e quanta parte viene effettivamente destinato a scopo benefico», sottolinea Meloni nel corso dell’intervista a “Quarta Repubblica” in onda questa sera su Rete4. Parlando della vicenda Ferragni – per la quale la Presidente sottolinea di non aver voluto crearne un caso ad Atreju – Meloni spiega quanto le interessi la questione sulla quale il Governo sta lavorando da settimane: «La vicenda ha fatto vedere che effettivamente c’è un buco nella normativa, in termini di trasparenza, delle attività commerciali che hanno anche uno scopo benefico». La Premier parla di trasparenza, non di divieti, e conclude sottolineando come la vicenda Ferragni ha rilevato «un buco voluto o non voluto nel quale adesso vi si può incappare».



COSA CAMBIA PER IL MONDO DELLE DONAZIONI CON LA “LEGGE FERRAGNI”

Come già anticipato negli scorsi giorni dalle prime fonti di Governo all’ANSA e al “Corriere della Sera” sui contenuti della potenziale “legge Ferragni”, sarà il CdM giovedì 25 gennaio a stabilire i dettagli e le norme da adottare per rendere a pieno titolo la trasparenza sul fronte beneficenza. Come ha anticipato Meloni, sui prodotti “oggetti” di scopi benefici si dovrà specificare nel dettaglio a chi vanno le risorse raccolte, per quale motivo e quanta effettiva parte viene destinata allo scopo della beneficenza.



L’obiettivo del Governo sarebbe quello di evitare penalizzazioni particolari sul mondo del Terzo Settore le quali potrebbero essere “colpite” dopo i recenti casi legati a Chiara Ferragni (per i quali, con indagini ancora in corso, occorrerà capire se vi siano stati o meno degli illeciti). Secondo quanto raccolto da fonti dirette del “Messaggero”, i Ministeri del Lavoro e dell’Economia sono al lavoro per «evidenziare le criticità della normativa attuale, in modo da aumentare la trasparenza».

In primo luogo, la legge “Ferragni” allo studio del Governo prevederebbe appunto l’esplicitare la modalità di elargizione; in secondo luogo, andrà specificato «se l’eventuale testimonial del prodotto promosso per la beneficenza riceve un compenso o meno e tutti questi particolari dovrebbero essere messi a disposizione dei possibili acquirenti, anche sul sito web dell’azienda che promuove la campagna». In questo senso la norma in arrivo giovedì in CdM potrebbe integrare anche alcune delle nuove linee guida dell’Agcom approvate negli scorsi giorni per rendere più chiare le direttive per tutti i content creatori con svariati followers, i cosiddetti “influencer”