Compagni di classe e colleghi come congiunti sui trasporti? L’idea del Governo di fare questa equiparazione per evitare il problema del metro di distanza sui trasporti lascia a dir poco perplesso Attilio Fontana che apre un nuovo fronte di scontro con Roma. Il presidente della Regione Lombardia «non si trova particolarmente d’accordo». Per il governatore lombardo «è una presa in giro: o si può o non si può. E se non si può, si trovano altre soluzioni». Fontana, dunque, è netto in tal senso: «Bisogna risolvere i problemi non con degli escamotage». A tal proposito, il presidente della Regione Lombardia, a margine della presentazione del GP di Formula 1 di Monza, ha incalzato: «Bisogna avere il coraggio di dire come sono le cose, io credo che si debba avere il coraggio di dire che in occasione della ripresa delle attività si possa, se il Cts lo riterrà, aumentare la percentuale trasportata sui mezzi pubblici». (agg. di Silvana Palazzo)



“COMPAGNI DI CLASSE E COLLEGHI COME CONGIUNTI”

Potrebbe allargarsi ulteriormente la definizione di “congiunti”, estesa anche a compagni di classe e colleghi di lavoro. E’ questa una delle proposte avanzate oggi dalla ministra Paola De Micheli durante la riunione in videoconferenza con le Regioni sul fronte dei trasporti pubblici locali e durante la quale si è discusso dell’incremento della capienza in condizioni di sicurezza sui mezzi anche in vista della ripartenza delle scuole. La soluzione contenuta nel documento presentato dalla ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, per derogare alla regola del distanziamento di un metro sui mezzi di trasporto pubblico, come spiega Fatto Quotidiano online, sarebbe ora al vaglio del Comitato tecnico scientifico che dovrà riunirsi per decidere se dare o meno parere positivo. La questione diventa di fondamentale importanza a meno di tre settimane dal ritorno a scuola, quando bus, autobus, treni, metro e tram saranno sottoposti al primo vero stress post lockdown. Al fine di evitare l’ingolfamento i governatori hanno chiesto a gran voce l’ampliamento della capienza ed ora le loro proposte, raccolte dal Mit in un documento, sono nelle mani del Cts.



LA PROPOSTA DELLA MINISTRA DE MICHELI AL CTS

Il testo presentato dalla ministra De Micheli al Cts prevede innanzitutto una definizione più ampia del concetto di congiunti. Se venissero inclusi anche i compagni di classe e colleghi di lavoro nella medesima definizione, ciò permetterebbe di potersi sedere fianco a fianco aumentando così la capienza dei posti a sedere sui mezzi pubblici come chiesto dalle Regioni. Dunque chi frequenta le stesse aule scolastiche o chi ogni giorno accedere al medesimo ufficio, non dovrà tenere conto delle sedute alternate finora contrassegnate da appositi marker segnaposto. Tra le altre proposte contenute nel testo Mit-regioni anche una estensione dei tempi di permanenza a bordo per derogare al distanziamento di un mese, la certificazione dei sistemi di aerazione e filtraggio dei mezzi, l’obbligo di mascherina e la differenziazione degli orari di apertura e di chiusura delle scuole al fine di diluire i flussi di passeggeri. Rispetto alla proposta di ampliamento del concetto di congiunti, ricordiamo che nei mesi scorsi la questione è stata oggetto di ampio dibattito con diverse polemiche nel passaggio dal lockdown alla Fase 2. Ciò aveva portato all’intervento del Viminale per sciogliere ogni riserva, definendo congiunti “i rapporti di parentela, affinità e di unione civile, nonché le relazioni connotate da duratura e significativa comunanza di vita e di affetti”.

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