Fa freddo e nevica. Essendo inverno di per sé questa non è una grande notizia, anche se leggendo i giornali si potrebbe pensare il contrario.
Comunque sia, condizioni climatiche come quelle di questi giorni rendono decisamente disagevole muoversi, oltre che pericoloso.
Inoltre sono sempre di più comuni, province e regioni che emettono ordinanze in cui si consente il transito esclusivamente a veicoli forniti di pneumatici da neve o con catene a bordo. L’interpretazione di queste norme non è sempre così lineare come si potrebbe pensare, anche al di là di alcune evidenti lacune da parte del legislatore di turno. Per esempio, le gomme da neve devono essere montate solo sulle suote motrici? Che denominazione devono avere i pneumatici per essere definiti “da neve” piuttosto che invernali? A quali veicoli fanno riferimento le ordinanze, tutti o solo alcuni?
Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza partendo da un dato positivo: sono in costante aumento gli automobilisti italiani che montano pneumatici invernali nella stagione fredda. Usanza molto più diffusa nei paesi del nord Europa, dove comunque gli inverni sono ben più rigidi e lunghi che da noi, ma che sta prendendo piede anche in Italia. Le gomme da neve non portano vantaggi solo quando si guida, appunto, sulla neve. Sono pneumatici realizzati per “andare in temperatura” più facilmente, quindi anche con il freddo hanno un rendimento e una tenuta migliore, così come la maggiore tassellatura li rendono più sicuri anche sull’acqua.
Ma torniamo alle nostre domande.
Dal punto di vista normativo non viene indicato se i pneumatici possono essere montati solo sulle ruote motrici, ma dal punto di vista della sicurezza la risposta è senza dubbio no. I pneumatici è molto meglio che siano uguali almeno dal punto di vista del rendimento, altrimenti si rischiano comportamenti non omogenei e quindi difficilmente controllabili della vettura. I pneumatici invernali, o da neve, sono la stessa cosa. E’ possibile distinguerli da quelli tradizionali perché portano sul fianco la sigla M+S (o MS, M/S, o simili) che significa mud e snow (fango e neve). Ovviamente tutte le altre specifiche, come dimensione e velocità, devono essere le medesime del pneumatico che normalmente è in uso. Nel dubbio consultare sempre il libretto di circolazione della propria vettura, dove in alcuni casi vengono indicate specifiche riservate esclusivamente ai pneumatici invernali. Dal punto di vista delle prestazioni le differenze non sono da poco, considerando che in media un pneumatico invernale consente di fermare la vettura in uno spazio ridotto del 15% nel caso di strada bagnata e del 50% su neve rispetto al corrispettivo “estivo”. Alla vista un pneumatico invernale si presenta normalmente con una tassellatura più profonda, più ampia, e con una serie di “tagli” che sono quelli che consentono un miglior drenaggio dell’acqua, migliorano il riscaldamento e aumentando gli “spigoli” consentono una migliore trazione su fondi viscidi.
Il nuovo codice della strada “prescrive che i veicoli siano muniti ovvero abbiano a bordo mezzi antiscrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marica su neve o ghiaccio” ma, oltre ad aver introdotto il termine “pneumatici invernali”, ha concesso all’Ente proprietario della strada di emanare un’apposita ordinanza in cui stabilire un periodo di tempo in cui il transito è consentito esclusivamente a veicoli con a bordo mezzi antisdrucciolevoli o montino pneumatici invernali anche quando la strada non sia interessata a precipitazioni nevose o ghiaccio. Essere a conoscenza di queste ordinanze è un dovere a carico del singolo automobilista, che può trovare le ordinanze suddivise per ambito territoriale su alcuni siti (come per esempio www.pneumaticisottocontrollo.it, www.poliziadistato.it). Attenzione anche a un altro dettaglio, per mezzi antisdrucciolevoli si intendono dispositivi conformi alla norma che, in questo momento, in Italia individua esclusivamente nelle catene da neve. Attenzione quindi perché altri prodotti (come le cosiddette “calze”) potrebbero farvi incappare nella multa e nel fermo del veicolo, al di là dell’effettiva efficacia o meno dell’attrezzatura montata.
Infine è bene fare attenzione al fatto che in alcuni casi i cerchi delle nostre vetture non sono in grado di ospitare catene da neve, nel qual caso l’unica alternativa percorribile resta quello di montare pneumatici invernali.
Per finire alcune regole generali. Quando si guida su fondi viscidi è bene evitare manovre brusche (accelerazioni, frenate, curve), mantenere il più possibile una velocità costante, nel caso di vetture non dotate di abs (sistema antibloccaggio ormai di serie sulla maggior parte delle vetture) agire sul pedale del freno con delicatezza rilasciando e rischiacciando il pedale in caso di bloccaggio delle ruote, utilizzare marce “alte” e scalare in frenata considerando un margine di arresto superiore al normale, mantenere una velocità di marcia inferiore al solito (ma senza risultare un intralcio alla circolazione) e, non ultimo, utilizzare qualche minuto per pulire vetri e luci per garantire una buona visuale in tutte le direzioni.
Per concludere anticipiamo uno scoop di cui parleranno i giornali solo tra qualche mese: in luglio e agosto farà caldo e bisognerà bere tanto, evitare di uscire nelle ore più calde, mangiare frutta e verdura…