Italo, il nuovissimo treno della compagnia Ntv (Nuovo Trasporto Viaggiatori, guidata da Luca Cordero di Montezemolo), oggi ha effettuato il suo viaggio inaugurale. Il tentativo di Ntv è quello di fare concorrenza a Trenitalia, la compagnia ferroviaria che da sempre gestisce il traffico ferroviario nel nostro Paese. Italo, costruito negli stabilimenti campani di Nola, nasce in realtà dalla progettazione della francese Alstom AGV che detiene una quota nella stessa Ntv. Il treno ad alta velocità rappresenta il cavallo di battaglia della compagnia presieduta da Montezemolo e porterà dunque una possibilità di offerta e di scelta per chi viaggia. Presentato come progetto altamente innovativo, con una ricca serie di comfort interni (addirittura una sala cinema), Italo rimane ancora una curiosità per la maggioranza delle persone. IlSussidiario.net ha chiesto al professor Marco Ponti, esporto di Trasporti, di illustrare questo nuovo treno che ben presto vedremo sulle nostre linee. «In realtà – dice Ponti – non si tratta di una vera innovazione tecnologica, bensì di una innovazione dal punto di vista della concorrenza». Questo tipo di treni, dice ancora Ponti, «esistono in Francia già dal 1984: questa è solo l’ultima versione aggiornata. La vera sfida sarà invece vedere se la compagnia di Montezemolo saprà combattere con il gigante che è Trenitalia».
Siamo davanti o no a un’innovazione tecnologica come in molti dicono di Italo?
Direi di no. La vera innovazione è la concorrenza che si potrà fare dal punto di vista commerciale. Il settore dal punto di vista tecnologico è molto bloccato: le velocità ad esempio sono determinate dall’infrastruttura con piccoli margini di discostamento. Certamente al suo interno Italo presenta una realtà che non si trova in altri treni italiani, come il cinema, ma non ci sono particolari novità sul piano tecnologico. Lo vediamo anche dagli orari, i tempi sono circa gli stessi di Trenitalia.
Però Italo si presenta senza motrici, cioè senza il classico vagone che traina ogni treno.
Ma neanche questa è una novità. Tutti i treni della Alstom sono fatti in questo modo. Anche noi italiani siamo abituati a usarli in quanto fanno servizio sulla linea Lione-Milano. Tutti i treni della Alstom hanno la trazione distribuita, il che aumenta l’aderenza.
Ci spiega che significa, dal punto di vista pratico?
Significa che spariscono la motrice in testa e in coda, quindi la trazione è solo sulle ruote dei vagoni. Il Tgv francese ha la trazione su tutte le ruote, si tratta di motori elettrici relativamente piccoli distribuiti su tutte le ruote dei treni. Questo aumenta l’aderenza alle rotaie.
Aumenta anche la sicurezza generale?
Non necessariamente: si tratta di un Tgv che risale addirittura al 1984 come progettazione, questo naturalmente si presenta nella sua versione migliore, ma il treno dal punto di vista tecnologico è quello.
E i consumi energetici ridotti di cui si parla? Quelli ci sono?
E’ da vedersi, si parla del 15% di risparmio dei consumi energetici, ma comunque incidono talmente poco sul budget che non credo siano rilevanti.
E’ la prima volta però che un treno del genere viaggia su nostro sistema ferroviario.
Anche questo non è vero, perché questi treni fanno servizio da tempo sula linea ferroviaria che collega Lione a Milano. E’ invece vero che per la prima volta c’è un soggetto che concorre, un nano rispetto a un gigante. Bisogna fargli gli auguri, a questo nano, perché non soccomba.
Il gigante ovviamente sarebbe Trenitalia.
Infatti: ha le stazioni, ha la rete, ha i centri di manutenzione, ha la possibilità di fare servizi incrociati molto forte. In realtà, non sarebbe nell’interesse di Trenitalia far fallire Ntv, ma se andasse in difficoltà, Moretti (amministratore delegato Trenitalia, ndr) potrebbe fare un’offerta a Montezemolo – certo non pubblica – di spartizione e si metterebbero d’accordo. In tal modo la concorrenza finirebbe. Sarebbe invece da auspicare che arrivassero in Italia anche i tedeschi, questo garantirebbe gli utenti molto di più. In tre infatti non ci si mette d’accordo e i tedeschi hanno le spalle molto più coperte di Montezemolo, hanno dietro lo Stato.
Questo perché Ntv vede i francesi prendere parte all’operazione.
I francesi hanno solo il 25%, non è un ingresso molto massiccio, è piuttosto una sorta di assaggio del mercato italiano. Ma fino a quando non c’è la volontà politica di aprire alla concorrenza difficilmente ci saranno opportunità di successo. Ci sono stati infatti molti segnali che la volontà politica non è favorevole alla concorrenza ferroviaria.
Parlando appunto di concorrenza, come mai un nano decide di mettersi contro a un gigante?
Perché in realtà uno spazio per la concorrenza c’è. Gli analisti di Ntv avranno visto che la possibilità di tracce è abbondante, la domanda dei passeggeri è in crescita, le tariffe consentono margini e hanno deciso di entrare anche con qualche supporto dei francesi che vedono questa operazione come un ingresso sul mercato italiano.
In conclusione facciamo gli auguri a Ntv?
Montezemolo ha davanti Trenitialia, un concorrente che non può fallire. Moretti stesso poi ha detto che non teme Montezemolo e i francesi hanno i loro problemi. Moretti temerebbe molto di più i tedeschi che sono molto più aggressivi e in qualche modo organizzati dei francesi. Trenitialia infine ha già ridotto i prezzi e aumentato l’offerta sia come prezzi che come numero di corse. E’ questo bisogna dirlo è un vantaggio dovuto all’ingresso di Ntv sul mercato. Auguri dunque a Montezemolo.