Honda continua a ipotizzare la mobilità del futuro proponendo in anteprima quelli che potrebbero essere i mezzi di trasporto del domani. In questi giorni è sotto i riflettori l’Uni-Cub, un veicolo che sembra uscito dal laboratorio di Archimede Pitagorico (quello della Disney).
Un piccolo parallelepipedo di poco più di 70 centimetri di altezza su cui ci si siede e che viene mosso semplicemente (si fa per dire) orientando il peso del corpo nella direzione voluta. L’inclinazione determina anche la velocità, che al massimo è di 6 km/h, paragonabile a quella di una camminata spedita. Estremamente interessante il sistema multidirezionale della ruota principale, che consente di muoversi sia avanti e indietro che lateralmente. Una seconda ruota più piccola e posizionata posteriormente consente di stare più facilmente in equilibrio e di girare su se stessi.Il sistema non prevede di potersi muovere per strada ma solo all’interno di spazi con pavimentazioni regolari. Non viene dichiarata l’autonomia, ma si prevede che l’Uni-Cub possa essere messo in vendita tra circa un anno a un prezzo di circa 9.000 euro.
Il concetto alla base di questo strumento di mobilità personale è quello del Segway, dove però si è seduti e l’ingombro è di poco superiore a quello di una persona in piedi.
A chi può servire un veicolo del genere? A quanti devono percorrere lunghe distanze, come gli operatori all’interno di aeroporti o fiere, fattorini di uffici particolarmente grandi, ma anche persone che hanno difficoltà di deambulazione o anziani.Guardando il video in tutta sincerità non sembra proprio così “automatico” utilizzare l’Uni-Cub, però c’è di buono che è difficile cadere…
In sintesi diciamo che questa nuova proposta di Honda ci sembra più un esercizio di stile che altro, anche se è certo una delle direzioni che prenderà la mobilità personale.Infatti le proposte più o meno simili si sprecano e c’è anche chi ha pensato a un mezzo di trasporto “per pendolari” rappresentato da un’unica ruota e mosso da motore elettrico. Per esempio Solowheel, un monociclo portatile (pesa poco più di 8 kg) da utilizzare invece all’esterno e per strada, anche se qui l’equilibrio richiesto pare essere ben maggiore. Tutto questo per terminare con una domanda: andremo con il monociclo elettrico fino alla palestra per correre su un tapis-roulant? 




Leggi anche

AUTO & AMBIENTE/ La corsa all'elettrico che ha trasformato Shanghai e la sua aria"Target green Ue irraggiungibili per mezzi pesanti"/ Morelli (Anita): "Elettrico e idrogeno non basteranno"