Cinquanta euro al mese di abbonamento non sono neanche un caffè al giorno: i pendolari dovrebbero pagare il doppio. Così l’amministratore delegato di Trenitalia Mario Moretti ieri durante una intervista a Sky Tg24. In Spagna, ha aggiunto, gli abbonamenti dei pendolari costano almeno il doppio del nostro. Se i pendolari hanno sentito queste parole, possiamo immaginare i loro commenti: pagare di più se ci date un servizio degno del suo nome. Si sa infatti come praticamente da sempre i pendolari italiani soffrano gravi disservizi, dai treni in costante ritardo, ai pochi convogli disponibili che costringono a viaggi massacranti in piedi stipati come sardine. E poi: riscaldamenti che non funzionano di inverno, aria condizionata che non esiste d’estate. Basta leggersi i commenti sui forum dei pendolari oggi. Moretti invece, pur ammettendo che rimangono ancora tantissimi problemi, ha sostenuto ieri che la qualità dei servizi è decisamente migliorata in tutti i settori: “Negli ultimi 5 anni hanno migliorato la loro puntualità di otto punti. I punti critici sono solo nelle grandi città particolarmente a Milano, poi a Roma e Napoli”. 



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