Si è tenuta l’assemblea degli azionisti Fiat, alla presenza del presidente John Elkann e dell’amministratore delegato Sergio Marchionne. Entrambi sono intervenuti a fondo sulla situazione dell’azienda ed economica in generale. Se Elkann rassicura che la Fiat non chiuderà alcun stabilimento in Italia, Marchionne sottolinea che rispetto a dieci anni fa, quando si trovava in profondo rosso, la Fiat sta molto meglio e i ricavi sono triplicati. Da una azienda sull’orlo dell’estinzione, ha detto, che si trovava all’undicesimo posto in Europa, siamo passati al settimo. E entro il 2015-2016 raggiungeremo il il pareggio di bilancio in Europa, ha aggiunto. Nonostante tutti questi aspetti positivi Marchionne non ha negato le difficoltà dovute, ha detto, all’incertezza politica italiana: “L’incertezza politica va certamente ad impattare sui costi finanziari dell’azienda, la Fiat è certamente condizionata dallo spread. Più continua questa incertezza peggio è per chi continua a fare industria in questo Paese. Serve un governo in fretta”. Tornando a parlare di Fiat, ha voluto dire come oggi essa sia un’azienda mondiale e non più solo italiana. Parlando di numeri invece Marchionne ha detto agli azionisti come i ricavi conseguiti nel 2012 siano pari a 84 miliardi cioè una crescita del 12&%. L’utile è pari a 1,4 miliardi di euro. Non ci sarà però alcun dividendo tra gli azionisti, e questo al fine di mantenere la liquidità, ha spiegato. Anche John Elkann ha sottolineato il momento positivo di una nuova azienda mondiale, la Fiat-Chrysler: “Quando parlo della forza di Fiat-Chrysler mi riferisco ai suoi numeri: nel 2012 i ricavi hanno sfiorato gli 84 miliardi di euro, l’utile della gestione ordinaria ha raggiunto i 3,8 miliardi di euro. Abbiamo venduto più di 4 milioni di automobili e veicoli commerciali”.