L’accordo tra Alitalia ed Eithad è stato commentao a caldo da Maurizio Lupi, ministro dei trasporti, che al ilsussidiario.net ha dichiarato: “Sono fiducioso che la lettera definitiva da Abu Dhabi arriverà presto, entro giugno. Quanto alle garanzie sui soldi pubblici, parlano i fatti: dal 2009 il governo non ha più partecipato al ripianamento dei debiti della compagnia, sono tutti soldi dei soci privati”. E per quanto riguarda l’ipotesi del commissariamento con l’intervento della legge Marzano? “In quel caso sì che i contribuenti avrebbero dovuto rimetterci 500 milioni di euro. Il governo, invece – che ha interesse che il comparto aereo sia strategico per l’economia del paese e per l’occupazione – ha chiesto con forza che i privati continuassero a credere nell’investimento che hanno fatto sottoscrivendo l’aumento di capitale. Cosa che è avvenuta. E privati saranno anche i soldi di Etihad” conclude il ministro.



Secondo quanto riporta oggi Il Messaggero, il consiglio di amministrazione di Etihad avrebbe finalmente dato il suo ok all’accordo con Alitalia. Dovrebbe adesso arrivare una nuova lettera di intenti da Abu Dhabi con cui si mette nero su bianco. Tutto questo, sembra, al prezzo di 2600 licenziamenti nella compagnia aerea italiana, prezzo che Alitalia avrebbe accettato per portare in porto la trattativa. Sempre secondo quanto si legge sul giornale romano, la compagnia aerea araba avrebbe ottenuto la cancellazione del debito di 562 milioni da parte di Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps e Popolare di Sondrio  e un prestito di circa 300. Su questa notizia commentano i sindacati. Il segretario della Cisl Bonanni ha detto che è positivo che si discuta e si trovi un accordo, ma eventuali esuberi andranno discussi dopo che la trattativa sarà finita e approvata. 

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