«Gli scuolabus potranno viaggiare con la capienza massima consentita nel caso in cui la permanenza degli alunni non sia superiore ai 15 minuti», si legge nell’ultimo Dpcm nella parte dedicata alle “linee guida per il trasporto pubblico” e ribadita oggi nella conferenza Stato-Regioni sull’intricato nodo trasporti. Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha spiegato poi ai Governatori che oggi stesso «sottoporrò le esigenze di Regioni e comuni al Comitato Tecnico Scientifico, all’odg ci sono altri temi ma nei prossimi giorni lavoreremo sul tema». Oltre alla prudenza ribadita da Speranza, De Micheli e Boccia, sono le Regioni – specie quelle del Nord – ad aver avanzato richieste stringenti per non causare disagi e danni a scuola e trasporti locali dall’inizio di settembre in poi: «non è stata presentata nessuna soluzione praticabile per garantire il distanziamento sui mezzi pubblici. Si è parlato di paratie mobili, tende o simili, ma è impossibile dotare tutti i mezzi pubblici regionali, treni e autobus, di queste attrezzature in così poco tempo, e la riduzione di capienza dei mezzi (fino al 50%) non potrebbe essere compensata in alcun modo. Senza il 100% di capienza autorizzata non è possibile garantire il trasporto di studenti e lavoratori in tempo per la ripresa della scuola e dei ritmi lavorativi normali», attacca la Regione Liguria nella nota emessa durante la conferenza Stato-Regioni. A fargli eco anche Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e pure la Lombardia, che con l’assessore alle Infrastrutture spiega «E’ stata una riunione che comunque non consideriamo decisiva ma interlocutoria tanto che, in considerazione della delicatezza della materia, abbiamo stabilito di aggiornarci la prossima settimana per condividere con il Governo e i Comuni, laddove sarà possibile, i punti cardine di un documento da sottoporre al Comitato Tecnico Scientifico». Al momento però resta in vigore l’ordinanza di Fontana sulla piena occupazione dei posti su trasporti locali e su Trenord.



CONFERENZA STATO-REGIONI SUI TRASPORTI

È in corso la conferenza Stato-Regioni sul tema delicato dei trasporti in vista della riapertura di scuola e attività dal mese di settembre: «Al lavoro con Regioni e Comuni per organizzare le prossime settimane anche in vista della riapertura delle scuole. La sicurezza sanitaria è la premessa per la ripartenza del Paese», così il Ministro della Salute Roberto Speranza spiega sui social, con tanto di foto insieme alla Ministra dei Trasporti Paola De Micheli collegati in videoconferenza con tutti i Governatori delle Regioni. Dopo la pubblicazione del Dpcm che ha prorogato fino al 7 settembre prossimo le regole anti-Covid, i Presidenti di Regione spingono perché si possa arrivare ad una soluzione meno drastica sui trasporti, in particolare sul sistema del distanziamento sociale nei treni nazionali e locali in vista del ritorno in classe del prossimo 14 settembre. «Occorre collaborazione istituzionale per fare tutto ciò che è possibile per la prevenzione nella fase di ripartenza, considerando per quanto riguarda il trasporto pubblico locale che a settembre riapriranno le scuole e riprenderanno a pieno ritmo gran parte delle attività lavorative», ha spiegato il Presidente della Conferenza Stefano Bonaccini nella convocazione dell’incontro di oggi, ribadendo poi nella riunione «Chiudiamo con una soluzione in tempi brevi, entro la prossima settimana abbiamo la necessità, di organizzare la ripresa delle scuole».



TRASPORTI E SCUOLA: LE RICHIESTE DELLE REGIONI

Dal Veneto al Friuli Venezia Giulia, passando per Liguria, Emilia Romagna e Lombardia: le richieste delle Regioni del Nord è che non vi siano impedimenti ad una corretto ma quasi completo utilizzo dei posti sul trasporto pubblico locale e sui treni. Questo viene chiesto nella conferenza con il Governo anche se tanto Speranza quanto il Ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia hanno ribadito che la base di partenza resta l’ordinanza Speranza del 1 agosto sull’utilizzo al 50% dei posti su trasporto nazionale e locale. Le Regioni, secondo il Giorno, hanno chiesto una spesa di un miliardo per l’ampliamento delle linee di trasporto pubblico locale mentre tengono la barra dritta sul distanziamento quantomeno da “ridurre” per evitare ingorghi e disagi da settembre: su questo, il Ministro Boccia ha fatto sapere nella conferenza Stato-Regioni – secondo Repubblica – «il trasporto pubblico locale tornerà alla fase pre-Covid, pur essendo il virus ancora in circolo». Nello stesso tempo però il Governo chiede alle Regioni di evitare ordinanze “sparse”, come quella della Lombardia, «I dieci milioni di persone che a settembre si rimetteranno in moto, studenti, professori, famiglie, sono la nostra priorità […] serve leale collaborazione tra istituzioni nazionali e locali che finora ha sempre funzionato». Il Ministro della Salute Speranza invece invita alla prudenza «bisogna trovare un punto di equilibrio tra le valutazioni del Comitato tecnico scientifico e le istanze, anche politiche, di Regioni e Comuni».