Dopo il duro colpo subito durante la pandemia, le compagnie aeree europee stanno vivendo un periodo di rinascita, macinando profitti record e con una forte domanda di viaggi aerei, in particolare nel settore dei servizi premium. In questo articolo vogliamo evidenziare i loro successi, le sfide e le prospettive future.
Secondo uno studio di KPMG, e analizzando i dati pervenuti dalla IATA, l’associazione che riunisce quasi tutte le compagnie aeree mondiali, i vettori europei dovrebbero registrare un utile netto di quasi 7,7 miliardi di dollari per l’anno 2023, un vero record, con una curva positiva che dovrebbe continuare anche nel 2024 con una previsione di utile netto di 7,9 miliardi di dollari. Se il 2023 è stato un po’ la bolla della ripartenza, il 2024, seppur positivo, non produrrà gli stessi effetti del 2023 in termini di incremento di fatturato. Infatti, le previsioni IATA indicano che le previsioni in percentuale dei ricavi dei passeggeri dovrebbero assestarsi a un +10% rispetto al +22% dell’anno scorso, ma da una base elevata che nel 2022 ha segnato un +102%, il che dimostra che i tassi di crescita in Europa si stanno normalizzando.
Da notare che tutte le compagnie aeree, comprese quelle tradizionali, stanno sfruttando l’onda positiva, in particolare offrendo i cosiddetti servizi premium, che vanno dalla Premium Economy, passando per la Business. fino ad arrivare alla First Class.
Analizziamo ora gli andamenti dei vari gruppi di compagnie aeree europee.
Lufthansa – J.V. Star Alliance
Il Gruppo Lufthansa, nel terzo trimestre, ha registrato profitti significativi grazie a una stagione estiva eccezionale e a una domanda persistente, soprattutto nel segmento premium. Il colosso tedesco nel 2023 si può fregiare di 10,3 miliardi di euro di ricavi con un utile operativo di 1,5 miliardi di euro, diventando così il secondo miglior risultato del terzo trimestre della sua storia. L’azienda ha investito nella sua offerta premium e prevede di continuare a farlo per soddisfare una domanda in costante crescita soprattutto nel segmento delle prenotazioni nelle classi premium, ovvero business class o first class, sebbene l’amministratore delegato Carsten Spohr abbia notato che il settore business non è ancora tornato a pieno regime e che le cabine premium al momento vengano sempre più spesso riempite da viaggiatori privati, e quindi dai normali turisti. Lufthansa, come detto, ha voluto aumentare la propria offerta premium a bordo degli aerei che entreranno in flotta nei prossimi anni e cioè gli Airbus A350 in versione 900 e 1000, i Boeing B777-9 e B787-9, con un nuovo prodotto di lungo raggio, la classe Allegris, e che prevede un investimento totale di 2,5 miliardi di euro entro il 2050, a dimostrazione della convinzione della compagnia sul fatto che la domanda di servizi premium da parte dei turisti sia destinata a incrementare nel tempo.
Air France-KLM – Alleanza SkyTeam
Anche Air France-KLM ha riportato un aumento dei profitti nel terzo trimestre, attribuendo il successo all’incremento del traffico su molteplici rotte e al miglioramento delle sue cabine premium. AF-KLM ha attribuito il proprio successo all’aumento degli indici di load factor in particolare sulle rotte di lungo raggio, ma anche all’ottima performance registrata da Transavia, nonché all’aumento del rendimento su Africa, Caraibi e Oceano Indiano. Il gruppo d’oltralpe ha registrato un aumento del 9% nel risultato operativo del terzo trimestre raggiungendo 1,3 miliardi di euro rispetto al trimestre dell’anno precedente, con un numero di passeggeri in aumento di quasi l’8% su base annua. L’azienda per rimanere competitiva sul mercato sta cercando di aumentare a bordo dei propri aeromobili tutta la gamma dei servizi premium, segno che ormai il mercato sta andando verso questo tipo di esigenze da parte di più o meno tutti quei viaggiatori che non utilizzano le low cost per i loro spostamenti.
International Airlines Group (IAG) – Alleanza One World
IAG è il consorzio che racchiude diverse importanti compagnie aeree europee, quali British Airways, AerLingus, Vueling, Iberia e naturalmente la new entry “Level” e ha registrato profitti consistenti grazie alla forte domanda di viaggi soprattutto nel settore leisure. La compagnia sta investendo nel segmento premium e sta cercando di espandere la sua presenza con l’acquisizione di Air Europe. IAG ha registrato ottimi profitti pari a 2,15 miliardi di euro per i nove mesi del 2023 su un totale ricavi di 22,3 miliardi di euro. Il gruppo ha evidenziato che al momento sul mercato di riferimento c’è una domanda importante sul segmento leisure. British Airways, per esempio, ha modificato le cabine premium a bordo dei propri aerei, portandole a una media di 56 posti di business class per aereo, e una cabina di prima classe che è stata ridotta da 14 posti a circa 8. IAG, prevede che la capacità premium dovrebbe superare i livelli del 2019 entro il 2025 circa e che il mercato del leisure premium è forte. Nei risultati del terzo trimestre, AerLingus ha riportato un premium leisure particolarmente elevato sulla sua rete transatlantica, il che ha portato a fattori di carico record soprattutto nelle cabine di business class. IAG continua a ritenere che investire in marchi a tariffe low cost sia la strada da percorre per i prossimi anni a venire e ha annunciato che è in procinto di richiedere all’autorità spagnola un nuovo COA indipendente proprio per il marchio Level, per operare voli di lungo raggio a basso costo, in modo da offrire una gamma più ampia di servizi dall’aeroporto di Barcellona.
Ryanair
Anche le compagnie aeree low cost, come Ryanair, stanno ottenendo profitti notevoli, nonostante l’aumento dei costi operativi. Ryanair ha riportato ottimi risultati nel primo semestre del 2023, con profitti fino a 2,18 miliardi di euro sulla scia di una “Pasqua molto forte” e di un traffico estivo definito da record e con un indice di load factor medio costante del 95%. Tuttavia, i costi di Ryanair sono in aumento, con un progressivo incremento del carburante del 29% nella prima metà dell’anno, che la compagnia in qualche modo gestisce con un adeguato programma di copertura. Ryanair, però, è alle prese con i continui disagi dovuti ai ritardi nelle consegne da parte di Boeing dei nuovi B737, ma ritiene che potrebbe ricevere 45 dei 50 aerei previsti dall’ordine entro la fine di giugno 2024, in tempo per il picco estivo.
Tuttavia, è chiaro che alcune compagnie aeree hanno faticato a riprendersi dopo la pandemia, che ha stimolato il consolidamento in Europa ed ecco quindi che già da oltre un anno a questa parte sono in corso acquisizioni e alleanze di rilievo che coinvolgono tutti e tre i gruppi europei più importanti nel settore delle aviolinee.
Alla fine di maggio 2023, Lufthansa ha annunciato un accordo per l’acquisizione di una partecipazione del 41% nell’italiana ITA Airways per 325 milioni di euro, accordo concordato con il ministero dell’Economia e delle Finanze italiano a giugno, comprese le opzioni per acquisire una quota maggiore in una data successiva. Alla fine di novembre, Lufthansa ha chiesto l’approvazione antitrust dell’Unioneeuropea con una decisione prevista entro la prima settimana di giugno.
Nell’ottobre 2023, Air France-KLM ha acquisito una partecipazione del 20% in SAS Scandinavian Airlines con un consorzio che coinvolge il governo danese e Castlelake. Air France-KLM avrà la possibilità di diventare un azionista di controllo dopo due anni.
IAG ha confermato nel novembre 2023 che prevede di completare l’acquisto di Air Europe entro la fine del 2024. L’acquisizione è attualmente al vaglio della Commissione europea.
In vendita anche la TAP Air Portugal.
Questo movimento verso il consolidamento ha portato gli osservatori del settore a prevedere che il mercato europeo potrebbe muoversi verso una situazione simile a quella già vista in Nord America, che è dominata da tre grandi gruppi.
Potenzialmente IAG, Air France-KLM e Lufthansa, grazie a questi consolidamenti, potrebbero mettere in forte difficoltà il mercato delle low cost dominato, al momento, da Ryanair.
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