Proseguendo quanto iniziato in un precedente articolo, aggiungo altre possibili iniziative utili per migliorare il sistema aeroportuale italiano. Tutti gli aeroporti più prossimi ai centri urbani o turistici dovrebbero avere un terminal per voli privati ed eliporto per consolidare meglio quel turismo di alta fascia e trasporti anche necessari per casi urgenti per località isolate raggiungibili solo via elicottero, quindi anche on demand (charter). Allo stesso modo, tutte le isole e le zone costiere o interne con difficile accesso prive di aeroporti dovrebbero avere un eliporto.
Con uno spirito vintage di ritorno un po’ al passato si potrebbe anche pensare di aprire un altro segmento di business aereo con l’uso di idrovolanti in scali che lo permettano per rotte di medio raggio (250/400 km), anche con Paesi stranieri vicini, verso luoghi turistici per un turismo di alto livello che se gestito bene forse potrebbe essere anche non così costoso ed essere attrattivo. L’Italia con i suoi luoghi attrattivi unici al mondo tra la natura e lo storico, con le sue coste, isole, laghi, insieme alla Costa Azzurra, i laghi svizzeri, l’Istria, la Costa Dalmata fino al nord della Grecia e Malta, potrebbe diventare il luogo dove sviluppare una rete di rotte più che altro stagionali con idrovolanti di media capacità per un pubblico un po’ selezionato, ma che sicuramente lo apprezzerebbe e pagherebbe anche di più. Sarebbe un’alternativa ai servizi elicotteri, che sono adatti per rotte corte. Nelle località costiere o lacustri potrebbero essere usati gli stessi terminal dei mezzi marittimi con moli adatti o un servizio barche.
Di seguito le proposte per utilizzare al meglio gli aeroporti del nord Italia, con la questione annosa degli aeroporti milanesi credo mai risolta.
Valle d’Aosta. Aosta potrebbe avere dei voli regionali di linea tradizionali specialmente stagionali per collegarsi con gli hub principali nazionali ed europei con prezzi integrati ai voli di altre compagnie.
Piemonte. Torino Caselle dovrebbe vedere aumentato il cargo considerando il retroterra intorno diventando l’hub cargo internazionale del nord-ovest e dovrebbe essere usato solo dalle compagnie di linea tradizionali e leisure. Cuneo, invece, lo dovrebbe essere per le linee low cost, con un buon collegamento verso tutte le direzioni.
Liguria. Albenga potrebbe essere riutilizzato con voli low cost e vip privati verso gli scali importanti da dove connettere con voli più lunghi lavorando in estate, soprattutto per contrastare in parte l’uso di Nizza. Genova potrebbe diventare un aeroporto con voli di linea tradizionali e leisure connessi alle navi crociera e si potrebbe abbinare un idroscalo con voli in Costa Ligure, Costa Azzurra, Montecarlo e Cinque Terre. Tutti sappiamo come i liguri si servano molto di Nizza e Pisa, quindi è molto importante l’integrazione del treno con l’aeroporto e un treno veloce per Malpensa potrebbe servire per i voli intercontinentali e low cost. La pista potrebbe essere ampliata a 3350 metri e ci dovrebbe essere l’integrazione con il porto come hub cargo internazionale.
Lombardia. Questa regione, con Milano capitale economica d’Italia e tra le più popolose d’Europa, merita un giusto assetto degli aeroporti con l’integrazione ferroviaria adeguata, ma fino a quando non ci si metterà d’accordo se fare funzionare di più Linate, declassarlo o chiuderlo, chi ne pagherà le conseguenze sarà Milano con i suoi cittadini e attività a vantaggio di altre metropoli europee più organizzate. L’ideale sarebbe creare un nuovo mega-aeroporto più vicino, ma chiudere o declassare gli aeroporti esistenti dopo i grandi investimenti fatti sarebbe un’ingiustizia verso i contribuenti. Io credo si possano potenziare tutti. Linate va destinato alle compagnie tradizionali e ai voli privati, creando anche un collegamento ferroviario diretto con Malpensa e con le linee per Venezia e l’Emilia. Sempre a Linate andrebbe riorganizzato un terminal adiacente per l’idroscalo, che potrebbe diventare l’hub principale italiano per idrovolanti con destinazione laghi, isole minori e zone costiere limitrofi in Liguria, Costa Azzurra e Istria.
Malpensa, vista l’impossibilità per Linate di ospitare voli intercontinentali e la vicinanza con Torino e le zone popolate varesine dovrebbe ricevere: voli solo intercontinentali di linea tradizionali stranieri; voli di linea di compagnie italiane intercontinentali con il federaggio internazionale e nazionale; voli leisure e low cost di qualsiasi distanza. Non dovrebbe quindi avere voli internazionali o nazionali di linee tradizionali, diventando l’hub del nord-ovest delle low cost, delle leisure e delle linee intercontinentali italiane. Da subito dovrebbe essere raggiunta con treni veloci non solo da Milano, ma anche da Torino, Genova, Costa Ligure, Svizzera, Emilia Romagna, Venezia, e dagli aeroporti di Linate, Bergamo, Bologna, Verona e Venezia.
Bergamo Orio al Serio a questo punto, in alternativa a Linate, deve poter ricevere i voli di linea tradizionali intercontinentali, europei e nazionali, voli leisure anche intercontinentali.
Brescia lo vedo come un hub cargo intercontinentale che prenda tutto il nord Italia, un po’ come Lipsia, essendo a metà strada tra Piemonte e Friuli Venezia Giulia, e potrebbe avere delle low cost.
In questo modo si può risolvere il problema degli scali milanesi e lombardi senza chiudere Linate, che sarebbe un assurdità, e a questo punto le low cost andrebbero solo su Malpensa e Brescia, tutti gli aeroporti sarebbero potenziati meglio e le linee aeree italiane non subirebbero la concorrenza cosi forte per l’intercontinentale o internazionale. L’hub postale lo vedo più a Bergamo che Brescia.
Veneto. Verona potrebbe essere destinato a voli di linea tradizionali e leisure anche intercontinentali come lo è attualmente. Treviso: solo low cost, hub regionale cargo. Venezia potrebbe diventare l’hub del nord-est per linee intercontinentali, quindi avere linee tradizionali e leisure sia per turismo regionale che crocieristico, voli privati, con anche un idroscalo con collegamenti con l’Istria e la Costa Dalmata.
Trentino Alto Adige. Bolzano: voli regionali e privati come attualmente.
Friuli Venezia Giulia. Trieste potrebbe essere un aeroporto importante per linee tradizionali, leisure e cargo visto il porto e potrebbe diventare un hub cargo internazionale del nord-est includendo i traffici di Slovenia e Croazia e dovrebbe avere un’integrazione ferroviaria con il porto. Il low cost partirebbe da Treviso.
Emilia Romagna. Parma: solo low cost e voli privati. Bologna: solo linee aeree tradizionali e leisure più voli privati. Forlì: low cost e hub regionale cargo per prodotti in zone limitrofi tra il sud del Veneto, la Romagna e le Marche. Rimini: solo low cost, leisure e voli privati.
Aeroporti Nord Italia: 2 hub intercontinentali passeggeri, 10 linee tradizionali, 11 leisure, 8 low cost, 1 hub intercontinentale cargo, 3 hub internazionali cargo, 2 hub regionali cargo.
antilleanatlantic@outlook.com
(2- continua)
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