Quasi tutto il 2024 è stato segnato da quattro grossi e medi problemi e pochi eventi positivi nel trasporto aereo mondiale: la scarsa disponibilità di motori e pezzi di ricambio sul mercato, quindi meno aerei disponibili; la produzione ridotta con un calo degli ordini per la Boeing per i problemi relativi ad alcuni modelli (B737MAX e B787) con conseguente richiamo per quelli attivi e la riduzione dell’operatività di tante compagnie aeree; le nuove normative ecologiche che spingono a un maggior utilizzo del carburante SAF che presenta un costo fino a cinque volte superiore a quello del kerosene tradizionale, portando le compagnie aeree a diminuire la qualità dei servizi per contenere il rialzo del prezzo dei biglietti.
Come novità positive a livello internazionale abbiamo l’introduzione ormai alle porte nel 2025 del nuovo modello A321XLR che rivoluzionerà il trasporto aereo mondiale con la sua autonomia di 4.700 miglia nautiche che potrebbe creare delle nuove rotte collegando grandi distanze con soltanto 200 passeggeri mediamente e costi limitati utilizzando aeroporti anche piccoli. Dall’Italia potremmo raggiungere il Nord del Brasile, molte destinazioni dei Caraibi, il Nord America, il Sud Africa, il Madagascar, il Bangladesh, le Maldive e la Cina occidentale.
Come novità positive italiane abbiamo l’apertura dell’aeroporto di Salerno che sicuramente è un passo importante per Campania e Basilicata e per aiutare Napoli Capodichino a bilanciare meglio il traffico vista l’impossibilità di ingrandirsi. Resto in ogni caso dell’idea che Napoli meriterebbe un nuovo aeroporto intercontinentale con capacità per diventare l’hub cargo del Sud Italia e scalo alternativo a Fiumicino al posto di Frosinone, circondato da montagne, dovendo forse chiudere Ciampino.
Altra novità è il potenziamento dell’aeroporto di Reggio Calabria, quasi abbandonato dalle compagnie aeree, che grazie a Ryanair è diventato base di più aeromobili per nuove rotte anche europee: un grande contributo per la Calabria, Messina e provincia e le Eolie.
Altra novità positiva per l’Italia è l’annuncio per l’inverno di nuove rotte da parte di tanti vettori stranieri e dalle nostrane Aeroitalia, ITA e Neos, specialmente tra il Nord America e aeroporti anche minori. Di seguito le nuove rotte.
Aeroitalia: Comiso-Cuneo, Comiso-Parma, Comiso-Perugia, Roma-Lublino, crescita moderata. Air Canada: Montreal-Napoli che aggiunge il quarto scalo italiano per la compagnia canadese collegandolo al vasto network tramite l’hub di Montreal per Nord America, Caraibi e Sudamerica. All Nippon Airways: Milano Malpensa-Tokyo Haneda, primo e unico scalo italiano della compagnia giapponese utile per collegarsi con Estremo Oriente e Pacifico. American Airlines: Chicago-Napoli, Dallas-Venezia, Miami-Roma, Philadelphia-Milano Malpensa, Philadelphia-Napoli, grande rafforzamento e maggiore penetrazione sul nostro mercato. Condor: Francoforte-Milano Malpensa, Francoforte-Roma, mossa intelligente per captare il mercato leisure italiano e distribuirlo da Francoforte nelle sue 73 destinazioni di vacanza nel mondo. Delta: Atlanta-Napoli, Boston-Milano Malpensa, Minneapolis/St. Paul-Roma, JFK New York-Catania, JFK New York-Napoli, grande rafforzamento e maggiore penetrazione sul nostro mercato. ITA: Roma-Bangkok, unica nuova rotta visto il passaggio a giorni a Lufthansa. NEOS: Milano Malpensa-Cartagena Colombia, Milano Malpensa-Punta Cana, Roma-Cancun, Verona-Cancun, crescita moderata tipica di Neos. Norse Atlantic Airways: Los Angeles-Roma con un’altra low cost transatlantica; Oman Air: Muscat-Roma collegando l’Italia al loro hub per India, Estremo Oriente, Penisola Arabica e Africa Orientale. United: Newark-Palermo, Washington-Venezia, buon rafforzamento con maggior penetrazione sul nostro mercato. Vietnam Airlines: Hanoi-Milano Malpensa primo e unico scalo italiano della compagnia vietnamita che attraverso il suo hub di Hanoi collega il nostro Paese con Estremo Oriente e Australia. Wizz Air: Milano Malpensa-Abu Dhabi, un modo intelligente low cost per collegare il Nord Italia tramite l’hub di Abu Dhabi con la Penisola Arabica, l’Asia centrale ex sovietica, l’India e le Maldive.
Questo quadro dimostra come i vettori italiani si muovono in modo molto limitato, mentre quelli stranieri si stanno sempre di più accaparrando il nostro mercato, una vera e propria colonizzazione. Questo incremento mai visto tutto insieme dal Nord America succede giustamente prima dell’entrata di Lufthansa in ITA, per accaparrarsi più rotte e mercato possibili senza ricevere nessuna limitazione dall’Ue, che invece contemporaneamente ostacola la crescita di ITA con un’assurdità di paletti nell’accordo con Lufthansa. Con questo sistema discriminatorio dell’Ue, ITA avrà un futuro iperlimitato a vantaggio dei vettori stranierei anche non Ue. Infatti, gli americani ne stanno approfittando e il famoso mercato intercontinentale migliore per ITA, cioè il Nord America, dal 2025 è già ipotecato.
Gli americani puntano da più città negli Usa sugli aeroporti in tutta Italia, mentre ITA punta tutto su Roma e NEOS fa solo un mercato limitato leisure. Aeroitalia, invece, non può ancora espandersi molto, speriamo possa farlo presto, perché è importantissimo che più aziende italiane coprano più mercato.
Forse qualcuno potrebbe pensare che sia lo stesso volare con una compagnia straniera o italiana, ma nel primo caso, usando un hub all’estero, si crea più lavoro fuori dai nostri confini, mentre nel secondo caso, volando direttamente dai nostri scali a destinazione o tramite un hub italiano, garantiamo posti di lavoro nel nostro Paese.
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