Gli incidenti aerei sono spesso al centro dell’attenzione dei media, soprattutto quando si verificano tragedie, che coinvolgono molte persone. Recentemente si sono verificati sei incidenti nel giro di pochi giorni e che hanno coinvolto le compagnie aeree United, la Alaska Airlines e anche la nostra ITA. United ha dovuto fare i conti con la perdita di un carrello in fase di decollo su un Boeing B-777, con un motore di un Boeing B-737 che è andato fuori uso andando a fuoco e con un’uscita di pista per la velocità eccessiva sempre di un Boeing B-737. Alaska Airlines ha effettuato un atterraggio di emergenza a Portland, Oregon, con il portellone di un Boeing B-737 del compartimento cargo parzialmente aperto. Invece. la nostra ITA è stata coinvolta in due incidenti: uno ad Amsterdam, dove un trattore ha urtato la fusoliera dell’aereo, e poi un Airbus A320 è stato coinvolto in un bird-strike con un grosso gabbiano.



Ma quanti incidenti aerei si verificano effettivamente ogni anno? Sono davvero così tanti come sembra?

In realtà, gli incidenti aerei sono relativamente rari. Secondo le statistiche nel panorama del trasporto aereo, il 2023 si è distinto come annata eccezionale per la sicurezza aerea. Le statistiche fornite dalla International Air Transport Association (IATA) indicano un netto calo degli incidenti aerei rispetto agli anni precedenti. Con più di 37 milioni di voli operati, un incremento del 17% rispetto al 2022, l’indice di incidenti si è fissato a 0,8 per milione di voli, il che significa un netto miglioramento rispetto all’1,3 del 2022 ed all’1,19 della media dei cinque anni. Quanto ai sinistri con esito fatale, si registra un tasso dello 0,03 per milione di voli, una cifra decisamente bassa se confrontata con lo 0,11 del 2022, e il dato medio dell’ultimo quinquennio. In termini assoluti, gli incidenti mortali sono scesi a un’unità nel 2023, contro i 5 verificatisi nel 2022.



Secondo ASN, la Aviation Safety Network, appartenente alla Aviation Safety Foundation con sede in Virginia, organizzazione privata no profit che raccoglie moltissime segnalazioni di incidenti da tutto il mondo, nel 2018, quindi in epoca pre-Covid si sono registrati 282 incidenti aerei, coinvolgendo 962 persone tra morti e feriti. Gli incidenti presi in esame sono riferiti a tutte le tipologie di aeroplano, quindi dal jet della compagnia aerea, fino ai jet privati. Oggi questi numeri sono in netta contro tendenza, nel 2022 infatti gli incidenti sono scesi a 218 coinvolgendo 292 persone tra morti e feriti, e nel 2023 gli incidenti sono stati 201, e hanno coinvolto più di 500 aeroplani e le persone coinvolte a vario titolo sono state 179.



Nel 2022, rispetto ai 218 indicenti registrati, ben 115 riguardano compagnie aeree e 16 di questi sono risultati fatali per le persone coinvolte.

Il primato del 2018 per incidenti aerei è andato agli Stati Uniti, che ha fatto registrare 74 incidenti sul suolo americano, a seguire il Canada che all’epoca di incidenti ne aveva sofferti ben 19. L’Italia per nostra fortuna nel 2018 registrava solo 3 incidenti gravi. Anche recentemente questa tendenza non è cambiata: nel 2023 gli Stati Uniti restano sempre ben saldi al comando con 62 incidenti e il Canada è sempre al secondo posto con ben 13 incidenti all’attivo. L’Italia, che è considerato uno dei Paesi più sicuri sul fronte aeronautico, nel 2023 ha registrato 3 incidenti.

Se analizziamo la flotta di ITA Airways, dove la compagnia di bandiera, come dicevamo in apertura, è stata recentemente coinvolta in un bird strike su un Airbus A320, e prendiamo in esame gli aerei che ITA utilizza sul proprio network, ASN ci fornisce i dati sui modelli di aeroplano coinvolti negli incidenti rilevati.

Nel 2023, gli Airbus A220 sono stati coinvolti in 16 incidenti, gli Airbus A319 in 36 incidenti, gli Airbus A320 in 141 incidenti, gli Airbus A321 in 64 incidenti, gli Airbus A330 nelle varie versioni, in 61 incidenti e gli Airbus A350-900 in 5 incidenti. Per par condicio passiamo ad analizzare gli incidenti dove sono stati coinvolti gli aerei della Boeing. Il Boeing B-737 che è il velivolo più venduto dalla casa di produzione americana, nelle varie versioni è stato coinvolto nel 2023 in 265 incidenti, se invece passiamo agli aerei di lungo raggio, il Boeing B-777 nelle varie versioni è stato coinvolto in 43 incidenti e sempre nel 2023 il B-787 Dreamliner nelle varie versioni ha subito 37 incidenti.

Gli incidenti aerei sono eventi rari ma spesso molto mediatici. Tuttavia, le statistiche dimostrano che il volo commerciale è ancora uno dei mezzi di trasporto più sicuri al mondo. Le cause degli incidenti aerei possono essere molteplici, ma la maggior parte dipende da errori umani. L’industria dell’aviazione è costantemente impegnata a migliorare la sicurezza dei voli, attraverso l’adozione di nuove tecnologie, l’implementazione di procedure di sicurezza e la formazione del personale.

Il settore aeronautico mondiale chiude il 2023 registrando il minor numero di incidenti aerei negli ultimi 5 anni anche se per il nostro Paese invece stato un anno doloroso, e ha registrato uno dei più gravi incidenti aerei degli ultimi anni. Il 16 settembre 2023, attorno alle 16.30, durante un’esibizione della Pattuglia acrobatica nazionale, che si sarebbe dovuta tenere all’aeroporto di Torino Caselle, un Aermacchi delle frecce tricolori, un MB-339 in fase di decollo, si è schiantato al suolo per cause ancora in corso di accertamento. Stando alle prime ricostruzioni, l’incidente sarebbe riconducibile a un impatto con dei volatili, avvenuto immediatamente dopo il decollo, che avrebbe poi portato al blocco del motore dell’MB-339 rendendolo di fatto ingovernabile durante una fase delicata del volo come quella del decollo, non lasciando altra scelta al pilota, il Maggiore Oscar Del Do, che è riuscito ad evitare l’impatto con il centro abitato prima di eiettarsi. Nella tragedia purtroppo ha perso la vita una bambina di 5 anni.

Rispetto agli anni passati, un incidente aereo ora non passa più così inosservato, anche se si tratta di un “banalissimo” bird strike oppure di un contatto tra un trattore portabagagli e la fusoliera di un aeroplano. E perché solo oggi sentiamo parlare di incidenti aerei così tanto rispetto a una volta?

Uno dei motivi principali è che il Covid ha fatto proliferare le attività dei social network, e oggi chiunque abbia un telefonino in mano diventa un producer che può postare su internet qualsiasi cosa, dal semplice filmato della propria cucina di casa all’evento catastrofico.

Ci sono più di 10 mila tra siti e account divisi tra i vari social network (Linkedin, Facebook, Instagram, X e TikTok) che trattano argomenti inerenti, aerei, aeronautica, elicotteri, droni, ecc. Di questi solo il 5% è una fonte attendibile e quindi riconducibile a un’organizzazione ben definita (compagnia aerea, società di manutenzione, analisti, advisor, ecc.), il rimanente sono profili dedicati alle informazioni più generali o commerciali (prezzi, offerte, destinazioni turistiche e gadget). Un altro 6% di questi 10 mila account riguarda gli “spotter”, ovvero quegli appassionati di aviazione che si organizzano per effettuare riprese video e fotografie a bordo pista nei vari aeroporti. A volte sono proprio questi spotter a immortalare gli incidenti che si verificano negli aeroporti. Il resto sono profili che difficilmente sono identificabili oppure che diffondono moltissime notizie fake.

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