In un momento di inflazione dilagante e di caro energia e caro carburante, è naturale che aumentino anche i prezzi del trasporto pubblico locale e del trasporto di medio e lungo raggio.
Abbiamo infatti già parlato dell’incremento del costo dei biglietti aerei previsto già dal mese di aprile 2022 per tutta l’estate, che avrebbe significato un incremento dei costi dal 6 al 10% al mese.
Trasporto pubblico: il massimale annuo
Ma quanto è possibile detrarre dalla dichiarazione dei redditi per le spese sostenute in tema di viaggi? Secondo l’Agenzia delle entrate è possibile detrarre il 19% e quindi ottenere un rimborso Irpef per un massimo di 250 euro. Alcune persone tuttavia erano in dubbio se la spesa riguardasse un solo biglietto oppure il complesso di abbonamenti e costo di viaggi.
L’Agenzia delle entrate ha chiarito che il massimale hanno riguarda le spese totali inerenti i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.
Se in una famiglia di cinque persone tutti sono abbonati ai mezzi pubblici tuttavia il massimale verrà raggiunto prima e non ci sarà possibilità di accumularlo o intenderlo come massimale a persona. Quindi una famiglia di cinque persone che raggiunge il limite di 250 euro potrà detrarre soltanto il 19% pari a 47,50 euro.
Trasporto pubblico: il bonus di 60 euro
Tuttavia lo stato ha dato la possibilità di poter ottenere un buono di 60 euro per l’acquisto di abbonamenti su trasporto pubblico annuale, in modo da agevolare la transizione ecologica e l’abbandono del mezzo privato a carburante.
Possono accedere al contributo tutti coloro che necessitano di una sovvenzione che può coprire anche il 100% della spesa per l’acquisto di un abbonamento utile all’utilizzo dei servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale oppure per il trasporto ferroviario. L’importante è che si dimostri di avere un reddito non superiore ai 35.000 euro. Il finanziamento tuttavia potrà arrivare ad un massimo di 100 milioni di euro.