Il Covid potrà essere trattato come un’influenza. Per il Ministro della Salute Orazio Schillaci, “per tornare alla normalità dobbiamo avere le stesse accortezze che avevamo prima per l’influenza” come ha dichiarato in qualità di ospite a Porta a Porta in data 16 novembre. Le parole del Ministro sono state commentate sull’Adkronos da Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’Ospedale Sacco di Milano. Secondo l’esperta, “vista la condizione epidemiologica attuale forse si sarebbe potuto fare un po’ di più, ma sono d’accordo con il ministro sull’opportunità di procedere per gradi, con grande cautela”.
Per Gismondo, il Ministro dovrebbe “procedere con una certa prudenza, anche se le evidenze sono che oggi il virus circola dando origine a casi per la maggior parte asintomatici, che sfuggono assolutamente al controllo”, ricordando inoltre “che tutti i vaccinati non sono esenti dall’essere infettati o dall’infettare”. Al momento quindi è “assolutamente” giusto considerare il Covid alla stregua di un’influenza, secondo Maria Rita Gismondo, tenendo conto che siamo nella fase endemica del Coronavirus.
Covid come influenza, che cosa cambierà per asintomatici e positivi
Gismondo, sentita da Adnkronos, ha dunque commentato con favore le novità annunciate a Porta a Porta dal Ministro Schillaci per gestire la convivenza con il Covid trattandola come una sorta di influenza. In quell’occasione il Ministro aveva sottolineato che “la situazione Covid è cambiata” e per questo motivo si sono rese necessarie nuove linee guida. Per esempio, i pazienti asintomatici “potranno tornare alla normale attività” dopo un periodo di isolamento pari a 4 o 5 giorni, mentre chi presenta sintomi potrà tornare alla propria quotidianità dopo “almeno 24 ore di assenza di febbre e sintomi, magari con qualche precauzione come la mascherina per proteggere i fragili”.
Queste linee guida Covid al momento sono ancora da considerarsi come indicazioni, in attesa della pubblicazione di un’apposita ordinanza che le renderà effettive. Il Ministro ha anche commentato le sanzioni per i no vax: “Austria e Grecia sono gli unici due stati che hanno messo multe ai non vaccinati e le hanno poi revocate. Per il momento da noi sono rimaste. Vediamo se ci saranno provvedimenti, in tal senso, da parte del Parlamento”. E da Bruno Vespa ha anche invocato una riduzione della “burocrazia per far sì che medicinali salvavita arrivino con tempi più brevi. Ci sono farmaci innovativi e noi abbiamo gli strumenti per personalizzare la cura ma abbiamo bisogno di avere percorsi più veloci”.