Il governo tutelerà gli interessi dell’Italia sul Trattato pandemico e sulle norme da inserire nei regolamenti sanitari internazionali. L’assicurazione è arrivata da Orazio Schillaci, ministro della Salute, in risposta alle preoccupazioni arrivate dal mondo della politica e non solamente. Le norme, secondo alcuni, potrebbero consentire all’Oms di imporre nuovi lockdown o vaccini anche in Italia ma il capo del ministero ne è sicuro: verranno tutelati gli interessi degli italiani. La risposta è arrivata dopo un’interrogazione presentata in Aula dal senatore della Lega Claudio Borghi e dal capogruppo al Senato Massimiliano Romeo. 



L’Italia, come spiegato da Schillaci, partecipa ai negoziati che coinvolgono l’Oms “anche nell’ambito del coordinamento europeo, attraverso la rappresentanza permanente a Ginevra, con la collaborazione tecnica del ministero della Salute, assicurando al difesa e la tutela degli interessi nazionali, primi fra tutti i principi di equità, uguaglianza e universalità, che sono alla base dei nostri fondamenti costituzionali”. L’impegno più importante, spiega La Verità, il ministro lo ha assunto spiegando che “il tema è presidiato e che le nostre azioni, anche data la nostra presidenza del G7, saranno in continuità con quanto già iniziato da questo governo. Siamo in piena continuità con quanto il presidente Giorgia Meloni ha già affermato in Giappone e in tutte le sedi non mancheremo di portare avanti gli interessi dell’Italia e degli italiani”.



Trattato Oms, governi preoccupati

Schillaci lo ha promesso: sarà tutelato l’interesse dell’Italia e degli italiani nel nuovo trattato Oms. Borghi ha chiesto al ministro della Salute di fare in modo che “si intervenga sulla palla prima che diventi una valanga”. Come ricorda La Verità, nel 2021 i 194 Stati che aderiscono all’Oms hanno deciso di creare un organismo di negoziazione intergovernativo per scrivere il “Trattato pandemico internazionale” sulle forme di prevenzione e risposta a nuove emergenze. Il tutto sotto forma di accordo, convenzione o “altro strumento internazionale”.



Il Trattato, spiega La Verità, non dovrebbe coinvolgere direttamente l’Oms quanto più gli Stati membri. In ogni caso l’Organizzazione è “regista” dell’operazione. Vari i punti che non piacciono ai più come quello che l’Oms possa, in caso di nuova pandemia, prendere in mano la situazione a livello globale. Le norme potrebbero arrivare nei prossimi mesi e detteranno la linea ai piani pandemici nazionali, non solo con il trattato ma anche attraverso l’aggiornamento dei regolamenti sanitari internazionali. Dunque vorrebbe dire che tutto verrebbe deciso a Ginevra e i governi statali verrebbero ridotti ad autorità in grado di sorvegliare sul rispetto di tali norme.