L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) tenta la spallata finale per ottenere i “pieni poteri” in materia di salute. Il direttore generale Tedros Ghebreyesus starebbe provando a forzare la mano sull’approvazione del trattato con cui potrebbe dettar legge agli Stati in caso di pandemia. Ma se il nuovo Trattato pandemico dell’Oms, che dovrebbe essere approvato dall’Assemblea degli Stati membri dell’Organizzazione a fine maggio, potrebbe arenarsi, è anche grazie all’allarme lanciato da alcuni media, contro cui ora il dg dell’Oms si scaglia parlando di «fake news e complottismi». Sostiene, infatti, che non vi sia alcuna minaccia alla sovranità statale. Ma l’accordo prevede proprio il potenziamento dei poteri dell’Oms, come la possibilità di limitare gli spostamenti, chiudere confini, imporre trattamenti sanitari e introdurre, ad esempio, un passaporto vaccinale digitale.
Stando a quanto raccolto da La Verità, l’approvazione non è scontata in quanto diversi Stati stanno proponendo emendamenti correttivi e c’è ancora la possibilità che non si trovi l’accordo, come denunciato dal preoccupato Ghebreyesus. Questo il motivo per il quale ha parlato da Davos di una «campagna globale di disinformazione» a sostegno dell’idea che «l’accordo sul Trattato pandemico e le modifiche al Regolamento sanitario internazionale (Rsi) cederanno la sovranità all’Oms e daranno al segretariato dell’Organizzazione il potere di imporre lockdown o obblighi vaccinali ai Paesi».
PERCHÈ IL NUOVO TRATTATO DELL’OMS MINACCIA LA SOVRANITÀ DEGLI STATI MEMBRI
Ma l’articolo 18 degli emendamenti, ad esempio, prevede che in caso di allarme sanitario il dg dell’Oms possa estendere l’emergenza a livello internazionale, assumendo il controllo anche contro il Paese direttamente coinvolto. Ciò contribuisce ad alimentare l’idea che il segretariato dell’Oms voglia rafforzare il suo potere per diffondere la propaganda sanitaria istituzionale come unica fonte d’informazione consentita e chiedere ai governi nazionali di intervenire per fermare le presunte fake news. C’è poi il Regolamento sanitario internazionale (Rsi), istituito nel 2005, che potrebbe rivelarsi ancora più insidioso del Trattato, in quanto viene approvato a maggioranza semplice ed è subito esecutivo.
Gli articoli 21 e 22, riferisce La Verità, conferiscono all’Oms la facoltà di adottare regolamenti riguardanti requisiti sanitari e di quarantena, oltre a procedure destinate alla prevenzione della diffusione internazionale delle malattie. Un emendamento all’articolo 11 chiede la sostituzione di organizzazioni intergovernative con Onu e organizzazioni internazionali e regionali, quindi private, non firmatarie né soggette direttamente al Rsi. C’è la proposta di un nuovo articolo 13 per introdurre l’obbligo di seguire le raccomandazioni dell’Oms, minacciando la sovranità degli Stati membri e la loro libertà di adottare altre misure.