La grande protesta dei trattori che non accenna a placarsi, né in Italia né all’estero, ha raggiunto in questi giorni Roma, con quattro agricoltori del movimento Riscatto Agricolo che stanno sfilando nella Capitale con i loro mezzi agricoli, scortati dalla polizia. Questa sera, inoltre, è stata indetta per le ore 20 una mobilitazione, che vedrà “500 trattori” secondo il portavoce di Riscatto Agricolo Salvatore Fais, sul Grande raccordo anulare, dopo che la Prefettura ha annullano la marcia prevista per oggi.



Giunti alla capitale, trattori ed agricoltori sono stati convocati, oggi, a Palazzo Chigi, dove per oltre due ore hanno presentato le loro istanze alla Premier Giorgia Meloni. Presenti, al tavolo con il governo, anche i rappresentati delle sigle sindacali Cia-Agricoltori Italiani, Coldiretti, Confagricoltura, Fedagripesca e Copagri, mentre pochi minuti dopo il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, cedendo alle pressioni dei trattori ed agricoltori, ha deciso di accettare un incontro con una delegazione di Riscatto agricolo. Dall’incontro con la Premier, tuttavia, nessuna delle sigle sindacali ha ancora rilasciato dichiarazioni in merito alle trattative, neppure da parte di Riscatto agricolo, mentre ‘Cra agricoltori traditi‘ ha espresso un fermo disappunto.



Meloni incontra i trattori: “Esenzione Irpef solo per redditi fino a 10mila euro”

La Premier Meloni, che ha ‘placato’ la protesta degli agricoltori arrivati a Roma con i trattori accogliendoli a Palazzo Chigi, ha espresso il suo sostegno alle proteste di un “settore strategico per la nostra economia e che abbiamo messo al centro della nostra azione. Credo”, ha sottolineato, “che voi possiate riconoscere che in questi mesi l’aumento delle risorse a favore del comparto c’è stato ed è stato rilevante”, puntando poi il dito contro le “condizioni difficili di bilancio” per la riduzione dei sostegni agricoli.



Dunque, Meloni ha avanzato agli agricoltori, che sono scesi in strada con i loro trattori, una soluzione possibile per l’esenzione Irpef sui terreni agricoli, tra i punti principali delle rivendicazioni. “L’esenzione Irpef negli anni passati è stata una misura iniqua e ha favorito soprattutto i grandi imprenditori”, proponendo di limitare la misura solamente ai soli “agricoltori che ne hanno bisogno”, ovvero chi ha “redditi agrari e dominicali che non eccedono l’importo di 10mila euro“. Meloni, poi, davanti agli agricoltori, ormai noti come ‘trattori’, ha anche difeso il suo operato contro l’Unione Europea, sottolineando che “vi abbiamo sempre difesi dalle scelte sbagliate”, ribadendo che “serve un cambio di passo sulla Politica Agricola Comunitaria, che preveda più semplificazione nell’erogazione degli aiuti, il no ai tagli finanziari, lo stop agli aiuti per non produrre, un maggiore sostegno ai giovani”.

Cra agricoltori traditi: “Ministro e premier ci prendono in giro”

Immediato, dopo il tavolo tra governo, trattori e sindacati degli agricoltori, anche l’intervento del ministro Lollobrigida, che ha promesso che la nuova esenzione Irpef sarà garantita “a più del 90% delle imprese agricole italiane ed è quindi più che sufficiente a dare un segnale di ulteriore attenzione”. Il ministro, facendo eco alla Premier, ha ribadito che “qualsiasi provvedimento sia possibile realizzare debba guardare prima ai deboli”.

Immediata, tuttavia, anche la risposta dei trattori che si riconoscono attorno alla sigla Cra agricoltori traditi, guidata da Danilo Calvani. Quest’ultimo, infatti, ai giornalisti ha spiegato che “Il ministro prima ha convocato i sindacati agricoli, nostri carnefici, poi ha finto di parlare con noi chiamando al ministero Riscatto agricolo, movimento che è composto da tutti iscritti al suo partito. Ci sentiamo presi in giro“, ha spiegato Calvani, precisando che “la nostra rabbia sta salendo e ci stiamo preparando a una grandissima risposta. Non escludo azioni eclatanti“.