«Mario Draghi? Un figlio di papà che non capisce un caz*o né di giustizia né di sociale, né di sanità o di vaccini»: lo ha detto Marco Travaglio ieri alla festa di Articolo Uno-Mdp, uno dei componenti di LeU, espressione del Ministro della Salute Roberto Speranza. Il direttore del “Fatto Quotidiano” nel parlare della differenza tra l’ex Premier Giuseppe Conte e il suo successore Mario Draghi, ha usato parole durissime dando all’attuale capo del M5s la “patente” di politico «popolare», mentre l’ex n.1 Bce sarebbe un “raccomandato” e “populista” che non capisce nulla di politica, ad eccezione della finanza e dell’economia.



Inevitabile il mare di polemiche anche sui social dopo che il video diffuso dall’account di Vincenzo Manzo è divenuto in poche ore virale: la frase completa detta da Travaglio recita, «li hanno mandati via (Conte, Arcuri e il Governo giallorosso, ndr) per i loro meriti e hanno messo al loro posto l’esatta antitesi, che è un figlio di papà, un curriculum ambulante, uno che visto che ha fatto bene il banchiere europeo ci hanno raccontato che quindi è competente anche in materia di sanità, di giustizia, di vaccini eccetera. Mentre, mi dispiace dirlo, non capisce un c… né di giustizia né di sociale né di sanità».



TRAVAGLIO VS DRAGHI: LA DIFESA DI CHIARA GELONI

Secondo Travaglio, Draghi capisce solo di finanza ma non esiste «esiste l’onniscienza e non ha neanche l’umiltà, perché a furia di leggere che è competente su tutti i rami dello scibile umano si è convinto di essere competente su tutto e quindi non chiede consiglio». Un attacco durissimo che fa il paio con i tanti titoli di questi mesi del “Fatto Quotidiano”: critiche opinabili ma comunque legittime, ma a far storcere il naso è quel riferimento all’origine familiare, in particolare il “figlio di papà” ben sapendo che Draghi è rimasto orfano di padre a 15 anni (e di madre a 19 anni). Critiche feroci montano su Articolo 1 oltre che sul giornalista, tanto da far prendere posizione ufficiale anche il Ministro Speranza: «L’uscita di Marco Travaglio sul Presidente del Consiglio Mario Draghi è infelice e non rappresenta certo il punto di vista di Articolo Uno che sostiene convintamente la sua azione di governo». Secondo il leader di Italia Viva Matteo Renzi, «Le parole offensive e deliranti di Marco Travaglio su Draghi – orfano di padre all’età di 15 anni – dimostrano come il direttore del Fatto sia semplicemente un uomo vergognoso. Stupisce che ancora venga pagato per insultare tutti a reti unificate. Solidarietà al Presidente Draghi». Su Twitter interviene anche l’esponente di LeU Chiara Geloni, presente assieme a Travaglio sul palco del festival di Articolo 1 durante le invettive su Draghi e il nuovo Governo: «Alle feste di partito, soprattutto se le intitoli #quellocheciunisce, inviti anche persone che non la pensano del tutto come te», si difende l’ex esponente Pd, «Può anche capitare di usare un’espressione infelice, ma “figlio di papà” non è un commento sul padre della persona di cui si parla, e il contesto in cui è stata detta era una riflessione sull’origine sociale e familiare dei due premier, Conte e Draghi. Travaglio non ha detto “Draghi non capisce un cazzo” ma che a suo giudizio Draghi è competente di finanza ma non capisce un cazzo né di giustizia né di vaccini. o di giustizia non capisco (un cazzo), ma qualcosa di comunicazione sì, e penso che la comunicazione di Draghi e del suo plenipotenziario Figliuolo sui vaccini sia poco chiara e poco efficace. Chi mi legge lo sa. È ancora legittimo avere questa opinione in Italia».