Marco Travaglio fa i complimenti a Silvio Berlusconi: potrebbero bastare queste 8 parole per capire come l’emergenza coronavirus abbia (quasi del tutto) rotto gli schemi vecchi della politica e comunicazione italiana. Ma l’incredibile e imponderabile avvenuto ieri sera a Otto e Mezzo da Lilli Gruber in realtà ha una semplice quanto diretta motivazione: dopo lo “strappo” consumato nel Centrodestra sul fronte Mes tra Berlusconi, disponibile al Salva-Stati come aiuto all’Italia per l’emergenza Covid-19,, e il duo Salvini-Meloni anche l’opposizione “moderata” di Forza Italia è tornata a far piacere anche al più duro e puro degli avversari mediatici di Berlusconi come il direttore del Fatto Quotidiano. Non è nascosto il fatto che Travaglio dopo aver sostenuto a pieni editoriali la nascita del Governo con il Movimento 5 Stelle, ora sia alquanto indirizzato al futuro movimento di Giuseppe Conte: ebbene, davanti alla traballante situazione interna dell’attuale Governo Conte-1 con scontri tutti i giorni tra M5s, Pd e Renzi (altro arcinemico del Fatto, ndr) per la gestione della pandemia, anche una possibile (sempre smentita però dai diretti interessati) stampella dell’ex Cav potrebbe tornare a fare comodo.



BERLUSCONI “DIVIDE” ANCHE IL CENTRODESTRA

E così quando ieri sera dalla Gruber Travaglio spiegava così «non ho mai detto che sia un cafone, Berlusconi sta facendo opposizione educata», la sorpresa diventa subito “ridotta” dalla comprensione del contesto in cui il direttore del Fatto si sta muovendo. «Tutte le opposizioni europee ora sono così, certi toni stonano anche rispetto all’elettorato di centrodestra», spiega ancora Travaglio marcando la differenza attuale tra Berlusconi e il duo sovranista anti-Conte di Lega e Fratelli d’Italia. Dopo esser stato uno dei massimi artefici delle inchieste sul RubyGate e in generale contro l’impero di Berlusconi all’epoca d’oro degli inizi di Forza Italia, Travaglio oggi accetta di buon grado una possibile “stampella” dell’ex Cav per un potenziale rimpasto futuro di Governo laddove non dovesse tenere questa maggioranza e con l’impossibilità di tornare alle urne stante ancora la pandemia in corso.



«Con Berlusconi ci sentiamo, ma non condivido alcune sue posizioni anche se ricordo che il primo governo Conte lo facemmo con il suo via libera. Ovviamente non condivido chi vuole legare il destino del nostro paese e dei suoi figli a chi, evidentemente, non ama l’Italia e l’economia italiana», le parole oggi di Salvini sembrano dare “corda” alla tesi Travaglio-Conte, manifestando una sofferenza interna al Centrodestra per un’unità tutt’altro che semplice. A chiudere il cerchio anche la Meloni mostra distanza dalle tesi “pro” Governo del leader di Forza Italia (che a dir la verità si fermano al fronte Mes e al non attaccare ogni giorno il Presidente del Consiglio, dopo aver chiarito comunque di non voler mai entrare nel «Governo delle 4 sinistre» come lo chiama Silvio): «Obiettivamente non si può dire che sono i sovranisti che hanno creato problemi in Europa, a meno che non si voglia sostenere la stessa tesi che sostengo i da tempo: i veri sovranisti sono i tedeschi o i francesi o quelle nazioni che hanno sempre interpretato l’Europa come qualcosa su cui banchettare a spese di tutti gli altri».

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