IL J’ACCUSE DI TRAVAGLIO CONTRO IL PRESIDENTE MACRON: “VERGOGNOSO E STUPIDO, PRENDA ATTO DEL SUO ERRORE E…”

Non da oggi “sponsor” della sinistra in Italia, almeno quella pacifista e filo M5s, il direttore del “Fatto Quotidiano” Marco Travaglio non ha mai lasciato scampo ai politici di destra e del centro, specie negli ultimi anni contro chi ha sostenuto a pieno regime gli aiuti all’Ucraina in guerra contro la Russia. L’indomani dei risultati del primo turno alle Elezioni Legislative in Francia è però contro il Presidente Emmanuel Macron a scagliarsi il “J’accuse” quotidiano di Travaglio, stroncando in primis la scelta stessa di sciogliere il Parlamento nazionale dopo la sconfitta cocente alle Europee.



Intervenuto ai microfoni del “Fatto” durante la rassegna “Paper Fest – Libri in Piazza” a Carrara, il direttore del medesimo quotidiano si sbilancia: «Macron è uno dei politici più stupidi della storia d’Europa». Secondo Travaglio infatti la “pensata” del leader di Ensemble-Reinassance era quella di evocare per l’ennesima volta lo “spauracchio” del fascismo e, convocando nuove Elezioni, raccogliere un’adunata contro le destre. Così non è stato e lui stesso è stato travolto da questo primo turno, finendo terzo e superato anche dal Fronte della gauche di Melenchon-Glucksmann: ai ballottaggi sarà un’altra storia ma se anche riuscisse il “blocco anti-Le Pen” invocando da Macron come dal Premier Attal, la coalizione centrista sarà comunque subalterna al NFP di Melenchon che ha preso ben l’8% in più al primo turno.



DA MACRON A VON DER LEYEN, L’EUROPA “IMPALLINATA” DA MARCO TRAVAGLIO

Comunque la si vedi insomma, la mossa di Macron di “indebolire” la destra e tenere a bada le parti del centrosinistra non sembra pagare particolarmente: «agitare il fascismo come spauracchio», continua Travaglio, ha gioco molto difficile specie se l’alternativa a tale “estremismo” «è Macron stesso, evidentemente i francesi si spaventano meno anche di fronte al fascismo, il che la dice lunga su che cos’è Macron, arrivato pure terzo dopo l’enorme mobilitazione».

Stroncando definitivamente la mossa delle Elezioni anticipate, il direttore del “Fatto” caustico chiude sul Presidente francese chiedendo che si faccia da parte prendendo atto del fallimento: «Continuare ad ammucchiarsi con gente che fino all’altro giorno insultava, come ad esempio il dare alla sinistra francesi degli antisemiti. Prenda atto della situazione: dovrebbe vergognarsi ad aver costretto i francesi ad un voto del genere». Travaglio non ha parole tenere neanche per la principale alleata politica in Europa del leader francese, ovvero la Presidente “in pectore” della nuova Commissione Europea: dopo il giro di nomine che ha visto escludere la Premier Giorgia Meloni, il giornalista del “Fatto” entra a gamba più che tesa contro Bruxelles, «troverà il modo di ‘comprare’ voti a destra e a manca per farsi confermare». Travaglia si augura che la leader tedesca arrivi a farsi una domanda “retorica” sull’andamento di questi mesi: «perché più guerra portano i partiti cosiddetti antifascisti e più vincono le destre. Forse qualche campanello d’allarme dovrebbe cominciare ad apparire anche alle orecchie più sorde, come quelle di Von der Leyen».