Due bambini con tre papà. È quanto stabilito da un tribunale della California che ha concesso il diritto a tre uomini di essere riconosciuti genitori di due bambini sul certificato di nascita. La sentenza sta facendo discutere, perché si tratta di una polifamiglia gay. I protagonisti – Ian Jenkins, Alan Mayfield e Jeremy Allen Hodges – hanno, infatti, da tempo una relazione a tre. La vicenda è stata ricostruita dal talk show australiano The Morning Show, ma è finita anche in un libro scritto dallo stesso Ian Jenkins. Dunque, nel 2017 hanno avuto la loro prima figlia, Piper, un anno e mezzo fa è arrivato Parker, entrambi con maternità surrogata. Sin dalla nascita della primogenita, i tre si sono subito mossi per ottenere il riconoscimento legale di genitori. «All’inizio sembrava che non ci sarebbe stato concesso, ma il giudice alla fine ha cambiato idea e ci ha concesso la genitorialità legale di nostra figlia», hanno raccontato, spiegando poi di aver seguito lo stesso iter per il riconoscimento del secondo figlio.



I tre papà hanno spiegato di averlo fatto anche per proteggere i loro figli. «Tutti e tre abbiamo un lavoro e un’assicurazione sanitaria. Ma se non sei elencato tra i genitori legali di tuo figlio, allora non puoi godere di questi benefici. Se uno dei bambini, ad esempio, fosse finito in ospedale, uno dei genitori non avrebbe potuto andare a trovarlo», ha dichiarato Jeremy Allen Hodges.



TRE PAPÀ, STORIA DI UNA POLIFAMIGLIA GAY

Ma la questione è un’altra. Finora si è a lungo discusso dell’omogenitorialità, in questo caso si tratta di avere tre papà. Per i tre genitori ciò non è motivo di confusione per i loro figli. «Vogliamo che le persone che appartengono a famiglie non tradizionali sappiano che potrebbero esserci più protezioni legali a loro disposizione». E Piper e Parker pare non abbiano problemi a capire la relazione dei loro tre genitori. «Io sono papà, Alan è Dada e Jeremy è papà», ha detto Ian Jenkins. Lo stupore degli altri bambini non rappresenta un problema per i due bambini, che vedono i loro tre genitori come fonte di orgoglio. Piper, ad esempio, ad un compagno di classe confuso ha replicato: «Tu hai due genitori. Io ho tre genitori».



Una famiglia insolita? Non così diversa secondo i tre papà rispetto ad una “allargata”. «Non è un grosso problema. Io stesso ho tre genitori – mia madre, mio padre e la mia matrigna – e nessuno ci pensa». Un paragone non proprio azzeccato, visto che comunque una cosa è una relazione poliamorosa, un’altra la famiglia allargata. Dal canto loro, sono convinti che il tabù sia legato ad una visione trasgressiva della relazione: «Alcune persone possono pensare che siamo instabili e dobbiamo fare cose folli. Ma la nostra relazione è straordinariamente ordinaria». La vicenda però è destinata a far discutere.