Tre uomini paralizzati sono tornati a camminare. Tra questi c’è Michel Roccati, 30enne di Torino che aveva perso l’uso delle gambe nel 2017 a causa di un incidente stradale. “Mi ero spezzato la schiena in più parti”. Un animale gli tagliò la strada e cadde dalla moto. “Non camminavo più e non sentivo le gambe”. Il giovane ne può parlare al passato, perché ha ricevuto un impianto pionieristico che stimolando il midollo attiva i muscoli. La tecnologia che rende possibile tutto ciò, dai risultati che sono stati pubblicati su Nature Medicine, è in grado di ripristinare il movimento in poche ore.
L’elettrodo, realizzato dal Politecnico di Losanna, stimola l’area del midollo spinale che attiva i muscoli del busto e delle gambe, permettendo ai pazienti con paralisi completa di camminare. Ora serve una formazione approfondita per acquisire familiarità con questo sistema, controllato da intelligenza artificiale, per il quale ai pazienti basta selezionare l’attività desidera su un dispositivo simile a un tablet che invia un messaggio a un altro device simile ad un pacemaker.
PROSSIMO PASSO? IMPIANTO CON IPHONE
Ora Michel Roccati riesce a camminare anche per un chilometro, può restare in piedi per due ore. Infatti, ha dovuto affrontare un allenamento intenso dopo l’impianto. Insieme ad altri due pazienti con cui è diventato protagonista di questa prima scientifica che potrebbe segnare una svolta anche per altre condizioni neurologiche, come il morbo di Parkinson. Infatti, ulteriori ricerche su come questa tecnologia possa essere applicata dovrebbero essere pubblicate a breve. I ricercatori, ad esempio, vogliono usare le loro conoscenze per affrontare il maggior numero possibile di malattie, ad esempio per la stimolazione della vescica, delle braccia e delle mani.
I tre pazienti, che hanno età compresa tra 29 e 41 anni, hanno seguito un allenamento con programmi di stimolazione e recuperato massa muscolare. Tutti e tre sono in grado di stare in piedi, camminare, pedalare, nuotare e controllare i movimento del busto già ad un giorno dall’attivazione dell’impianto. Il prossimo passo è un piccolo computer impiantato nel corpo che comunica in tempo reale con un iPhone esterno.