Tredicesima 2019: il conto alla rovescia è cominciato. Lavoratori dipendenti e pensionati hanno già cominciato a calcolare quanto avranno a disposizione in più quest’anno. Più che per i regali di Natale, questi soldi sono importanti per molti in vista delle scadenze fiscali: dal saldo Imu a quello della Tasi, dalla prima rata della rottamazione-per per chi ha aderito alla “pace fiscale” alla scadenza dell’acconto Iva del 27 dicembre. La tredicesima mensilità è chiamata anche “gratifica natalizia”. All’inizio era un’elargizione volontaria con cui il datore di lavoro riconosceva ai propri dipendenti un “bonus” in occasione delle festività natalizie. Ma la tredicesima è stata introdotta in maniera ufficiale e obbligatoria il 5 agosto 1937 per gli impiegati dell’industria. Dopo l’accordo interconfederale del 27 ottobre 1946 fu estesa anche alle altre categorie, pensionati e assegni per invalidità compresi. La prassi vuole che venga pagata ai lavoratori intorno al 15 dicembre, ma c’è anche chi la paga in prossimità del Natale. Ci sono poi aziende che anticipano lo stipendio di dicembre al 19-20 anziché al 27, comprendendo la tredicesima.



TREDICESIMA 2019, COME VIENE CALCOLATA E A CHI SPETTA BONUS

Discorso diverso per i pensionati: nel loro caso la tredicesima verrà accreditata il 2 dicembre, cioè il primo giorno lavorativo del mese per banche e poste. Ma come viene calcolata la tredicesima? Il calcolo varia a seconda della categoria del lavoratore o del pensionato. Nel caso degli impiegati è calcolata sul numero di giorni di lavoro effettivi. Un mese viene retribuito come intero se il lavoro è stato pari o superiore a 15 giorni completi, ma il conteggio varia se il contratto di lavoro è flessibile. Per  gli operai il calcolo è fatto sulle ore di lavoro effettuate. Se il pagamento è mensile, la tredicesima è pari a uno stipendio. Se invece è pagato a settimana, è calcolata sulle ore lavorative precisate nel contratto. Passiamo ai pensionati. In questo caso è calcolata in base al numero di ratei che gli sono stati erogati nel 2019. Se riceve la pensione dal mese di gennaio, parliamo di 12 mensilità che assicurano una tredicesima piena, Altrimenti sarà calcolata sui mesi effettivi in cui è stata pagata la pensione.



Il “bonus tredicesima 2019” spetta solo ai pensionati con redditi bassi, ai titolari di prestazioni assistenziali e a chi percepisce una pensione indiretta o di reversibilità. Il bonus consiste in 154,94 euro massimi. Se si ha un reddito annuale di 6.596,46 euro si ha un bonus pieno, se è compreso tra i 6.596,47 e i 6,751,40 invece si ha diritto a un bonus parziale.

Leggi anche

FORMAZIONE & LAVORO/ I vantaggi e le criticità degli strumenti offerti dall'IA