In questa magica giornata natalizia del 2024 vogliamo tornare un attimo indietro nel tempo per rivivere assieme un ancor più magico evento passato alla storia come la ‘tregua di Natale‘ che esattamente 110 anni fa – ovvero nel 1914 – potò ad una brevissima interruzione della violenta Prima guerra mondiale: un momento ormai saldamente cristallizzato nella memoria di moltissime persone e che per anni è stato al centro di una vera e propria diatriba tra chi sostiene che la tregua di Natale non sia – in realtà – mai accaduta e chi possiede la testimonianza diretta di quelle magiche giornate raccontate personalmente dai tanti soldati che le vissero sulla loro pelle.



Tornando un attimino indietro, prima di arrivare alla tregua di Natale è bene ricordare che nel 1914 ci si trovava al centro del primo anno della Guerra mondiale che durò fino al 1918 e che causò la fine dei vecchi imperi europei aprendo le strade a tutto quello che venne dopo e che ormai è ben noto a chiunque abbia superato le scuole dell’obbligo: proprio nel dicembre del 1914 da più parti della società – con l’allora Papa Benedetto XV davanti a tutti gli altri – arrivò la richiesta di interrompere i combattimenti; purtroppo rimasta ufficialmente inascoltata a causa dell’opposizione di alcuni paesi tra quelli belligeranti.



Cosa successe durate la tregua di Natale: i racconti dalla trincea di quella singolare partita a calcio che interruppe la Prima guerra mondiale

Una tregua di Natale – insomma – inascoltata ed inaccolta da ufficiali militari e paesi ma che in qualche modo mai chiarito riuscì a far breccia nel cuore dei soldati al punto che secondo alcune versioni dell’accaduto (ed è bene precisare che non vi è una reale ricostruzione ‘ufficiale’ di quella giornata) i soldati tedeschi fecero capolino dalla loro profonda trincea intonando rivolti agli avversari inglesi alcuni dei canti tipici tedeschi: seguì un vero e proprio applauso, oltre agli inglesi che presero a cantare le loro canzoni natalizie tradizionali esponendo cartelli con l’iconica scritta ‘Buon Natale’ e la richiesta di ‘Non sparare’ con la promessa che ‘noi non spareremo’.



Così, nel fango e nel freddo delle trincee belghe la tregua di Natale divenne una vera e propria realtà nella sempre ferma opposizione di generali ed ufficiali che – alla fine – si fecero trasportare dalla gioia natalizia; ma ancor più interessante è ricordare che in quei terreni brulli e martoriati dal conflitto, i soldati dei vari schieramenti si incontrarono, scambiandosi piccoli doni, parlando delle loro famiglie che li attendevano nelle rispettive città e diedero il via ad una vera e propria partita a calcio: non si come finì – qualcuno dice che vinsero 3 a 2 i tedeschi -, ma di certo c’è che questa è la dimostrazione della vera e profonda magia del Natale.