Giulio Tremonti, presidente della Commissione Affari Esteri della Camera dei deputati, è stato intervistato ieri sera in collegamento con il programma di Rete 4, Controcorrente, classico appuntamento pre serale condotto da Veronica Gentili. Si è parlato di migranti, alla luce del Consiglio europeo che si chiude oggi, e a riguardo Giulio Tremonti ha proposto la propria ricetta per provare a risolvere la questione.
L’idea dell’ex ministro del tesoro è quello di agire direttamente alla radice del problema, facendo in modo che si creino le condizioni per evitare le partenze, aiutando quindi i poveretti che vorrebbero lasciare il proprio Paese d’origine in casa loro. In ogni caso Giulio Tremonti si dice ottimista sulla questione, spiegando in diretta televisiva al quarto canale: “Davvero prima l’Italia era isolata, adesso la visione è complessiva e io sono oggettivamente ottimista. E’ fondamentale aiutarli a casa loro”. Quindi ha ricordato la vecchia proposta del governo Berlusconi del 2001, di cui lo stesso Tremonti faceva parte: “Era così nella proposta fatta dal governo Berlusconi nel 2001 e deve essere così perché non è solo questione di persone che vengono qua ma di persone che restano là abbandonati, anziani in comunità e in Stati che si destabilizzano. E questo è il senso del piano Mattei ed è la cosa giusta da fare”.
TREMONTI E LA QUESTIONE MIGRANTI, INTANTO IL CONSIGLIO EUROPEO E’ IN STALLO
Intanto, a proposito del Consiglio Europeo, Polonia e Ungheria hanno bloccato il nuovo Patto approvato a maggioranza qualificata dal Consiglio Affari Interni a Lussemburgo a seguito di un lungo negoziato.
Budapest e Varsavia sostengono che il tema è molto delicato e deve competere ai leader. Di fatto si è arrivati ad uno stallo “Bruxelles spinge per un testo pro-immigrazione, mentre il duo polacco-ungherese combatte e resiste insieme: una grande battaglia è in corso al Consiglio Europeo sul Patto sulla migrazione”, il commento via Twitter di Balázs Orbán, direttore politico del premier ungherese Viktor Orban.