L’ex ministro Giulio Tremonti, intervistato dal quotidiano La Verità, fa il punto della situazione sui temi attualmente più discussi dalla politica italiana. Welfare, famiglia, natalità ma anche immigrazione e scenario di crisi economica derivato dalla guerra in Ucraina. Il professore ribadisce che uno dei più grandi problemi da risolvere in Europa al momento, è quello della crescente povertà, che come era stato anticipato nel libro “Il fantasma della povertà“, si sta muovendo da Sud verso Nord, coinvolgendo paesi che prima non erano interessati da questo tipo di emergenza sociale.



Le enormi masse migratorie stanno portando velocemente ad un cambiamento, anche nelle tradizioni, proponendo un modello “multirazziale” che disequilibra la realtà, “Tra forze nuove che premono dall’esterno e valori storici radicati nella tradizione“. Per questo Tremonti sottolinea che, nel processo dell’immigrazione, il concetto di “aiutiamoli a casa loro” purtroppo non è stato correttamente applicato, e così “invece di esportare la democrazia” si sta assistendo ad una “rivoluzione araba” che sta contribuendo ai disordini globali.



Tremonti “I conservatori salveranno lo Stato Sociale”

Giulio Tremonti nell’intervista a La Verità parla anche della necessità di salvare il Welfare, soprattutto da chi pensa soltanto ai diritti individuali affossando i valori della famiglia e della natalità. E dice “Oggi il nostro sistema di “welfare State” funziona “dalla culla alla tomba”. “Con la natalità a picco, in pochissimo tempo, un tempo molto prossimo, non avremo più culle. Dunque, niente “welfare State” .

Un concetto che purtroppo viene sottovalutato, anche a causa delle “dottrine fluide” che stanno prendendo piede in Europa, un processo di “neutralizzazione” che produce effetti drammatici, perchè in nome del diritto individuale nessuno pensa più ai doveri collettivi. Il nuovo identikit europeo basato sulla cancel culture propone un modello artificiale, che in futuro sarà per le masse una “tragedia collettiva“, perchè “Non può esserci democrazia senza demografia“, quindi dovranno essere i conservatori a “salvare lo stato sociale“.