Torna a parlare Giulio Tremonti. L’ex Ministro delle Finanze torna a pungere dal suo profilo Facebook, con un articolato post in cui se la prende con Mario Monti e quella che a suo avviso è stata una “manovra a tenaglia” per disarcionare dalla guida del Paese Silvio Berlusconi nel 2011. Manovra che secondo Tremonti è servita però solamente a svendere l’Italia all’Europa, creando una situazione figlia della crisi attuale che l’emergenza coronavirus ha fatto deflagrare. “C’è un retroscena inquietante in merito alle condizioni draconiane imposte da Trichet e Draghi nella lettera del 5 agosto,” ha spiegato Tremonti, “per non perdere il sostegno della Bce ai titoli italiani… per non andare sotto le forche caudine di meccanismi preparati in Europa. Quel che viene fuori di inquietante, allucinante, da questo ‘retroscena’ è la minaccia-ricatto fatta da due banche centrali al Governo di uno stato membro dell’Unione Europea per forzarlo ad eseguire prescritte azioni di politica economica, scritte sull’asse Francoforte-Roma. In alternativa, il default della Repubblica italiana!”. Tremonti conclude: “I principi europei prevedono l’indipendenza della Bce, ma anche le sovranità nazionali!” sottolineando dunque che pur di togliere Berlusconi dal ponte di comando, il professore sarebbe stato pronto a tutto.
TREMONTI: “EUROBOND, OCCHIO A COSA SI ACCETTA”
Sulla crisi economica attuale, che rischia di scrivere pagine di lacrime e sangue, il professor Tremonti ha voluto sottolineare come le misure più utili sarebbero sicuramente gli Eurobond, a patto di fare grande attenzione a cosa si firma, come spiegato in un’intervista rilasciata all’emittente radiofonica RTL 102.5. “Io spero che passi il piano dei bond, e ci sono due tipi di Eurobond, titoli che tu metti sul mercato, prendi i soldi e li dai agli stati per fare degli investimenti, oppure vai sul mercato a debito e poi li ripresti agli stati, quindi un debito europeo che però serve per finanziare un debito nazionale, questa è la via meno buona perché sempre stiamo parlando di debito su debito, anche se come si dice, piuttosto che niente, meglio piuttosto”. Anche perché le banche secondo Tremonti dovrebbero detenere meno potere, anche per quanto riguarda gli aiuti economici che il Governo sta elargendo a imprese e cittadini: “Penso che sia stato giusto dare i 600 euro alle famiglie, ma credo che sia stato sbagliato dare liquidità alle imprese passando dalle banche. All’estero non hanno fatto così, hanno dato direttamente liquidità a fondo perduto, passare dalle banche è una scelta lenta e per niente felice”.