Il professor Giulio Tremonti è stato ospite ieri sera del programma di Rete 4, Stasera Italia, e l’occasione è stata propizia per chiedere un parare sulla manovra di bilancio, reduce nelle scorse ore da un nuovo, ultimo restyling. Il giudizio è positivo per l’ex ministro del governo Berlusconi: “Non c’è ancora un voto, ma date le condizioni economiche, sociali, di tempo, e dati i pochi soldi a disposizione, di cui molti sono stati utilizzati per le bollette, rendendo bassa la cifra spendibile, credo sia una buona finanziaria”. Per il deputato si tratta quindi di un buon lavoro anche “considerando che è la prima di una serie di quattro successive finanziarie”.



La conduttrice, Barbara Palombelli, ha aggiunto: “Quindi la stabilità è comunque già un valore…”, e Tremonti ha proseguito: “Si, è stata scritta in queste condizioni. E assumendo e immaginando che – data la maggioranza in Parlamento – non sarà solo questa, ma ce ne saranno anche altre in futuro”. Il professor Tremonti ha quindi dato una stoccata all’ex presidente del consiglio, Mario Draghi, dicendo: “Si crea denaro dal nulla. Anni fa l’unità di conto era il billion, ora il trillion”.



TREMONTI: “AI MIEI TEMPI LA BCE NON POTEVA…”

La situazione in Europa racconta di un’inflazione alle stelle e la BCE, la Banca Centrale Europea, sta continuando ad alzare i tassi di interesse che vanno ad incidere sul costo del denaro ed in particolare sui mutui, con coloro che hanno un tasso variabile che si troveranno aumenti nella rata mensile di fatto immediati: “Questo è il prodotto di errori del passato – ha spiegato ancora l’ex ministro del Tesoro che poi ha citato la famosa frase di Draghi – Whatever it takes è diventato in pochi anni whatever mistakes, un errore enorme”.



Quindi il professore Giulio Tremonti ha concluso il suo intervento così: “Ai miei tempi l’euro si basava sul divieto per la Banca centrale di finanziare i governi, poi la Bce ha cominciato a comprare debito. L’errore in tutti questi anni è stato non pensarci”, perché era chiaro che “prima poi la stampa dal nulla della moneta ci avrebbe creato enormi problemi”.