Momenti di paura sulla ferrovia Roma-Lido: erano da poco passate le 13 di ieri, sabato 2 aprile, quando ad un certo punto un treno è apparso al centro di una scena tipica di un bombardamento. Gli scoppi ripetuti in più punti, le scintille e il fumo che si leva su Tor di Valle hanno fatto pensare agli spettatori delle case che dall’alto osservavano la scena ignari, a qualcosa di diverso da un guasto. Proprio quest’ultima, invece, era la causa degli scoppi verificatisi sulla Roma-Lido: si erano infatti staccati i cavi dell’elettricità, provocando lo stop improvviso del treno mentre le scintille davano vita a dei piccoli fuochi in più punti. Fortuna ha voluto che le fiamme non si estendessero a tutto il treno, consentendo nel frattempo, ai passeggeri visibilmente impauriti, di lasciare i convogli scendendo sui binari.
TRENO A FUOCO SULLA ROMA-LIDO
E’ stato il macchinista, come riportato dall’AdnKronos, a segnalare immediatamente quanto stava accadendo, consentendo un rapido intervento sul posto dei poliziotti e dei vigili del fuoco che hanno evacuato dai convogli trenta persone. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito. L’assessore ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilità della Regione Lazio Mauro Alessandri, ha poi spiegato: “Dopo l’interruzione sulla Roma-Lido nel tratto Piramide-Acilia per un incendio dovuto al cedimento del cavo di alimentazione della linea aerea, è in corso il sopralluogo tecnico di Atac, presenti anche i funzionari della Regione Lazio. Convocherò Atac per avere una relazione dettagliata su quanto accaduto oggi ed esigerò il massimo impegno affinché tutti i lavori necessari vengano effettuati nel minor tempo possibile“. L’assessore ha poi aggiunto: “Proporrò inoltre l’istituzione di una commissione di inchiesta tra tecnici del Ministero, della Regione e di Atac che non si limiti all’accaduto ma valuti l’opportunità di interrompere immediatamente la linea al fine di realizzare i lavori di risanamento e/o sostituzione canalone porta cavi (9 milioni di euro), rinnovo dell’armamento dell’intera tratta compresi deviatoi (40 milioni di euro), potenziamento e risanamento della linea elettrica di contatto (14 milioni di euro) per un totale di 63 milioni di euro. Quanto accaduto oggi non deve ripetersi mai più“.