Ci sono quasi tre anni di differenza di aspettativa di vita fra chi abita in Trentino Alto Adige e chi in Campania. A certificarlo è stato l’Istat, l’istituto di statistica italiano, attraverso un report che è stato pubblicato nella giornata di ieri, e riportato dal Corriere della Sera. Gli abitanti del Trentino sono quelli che vivono più a lungo, 86 anni le donne e 81,5 gli uomini, mentre i campani quelli di meno, rispettivamente 83,1 e 78,8. La media nazionale è invece di 82,6 anni: 80,5 gli uomini e 84,8 le donne. Il Nord si conferma la zona dove si vive di più in Italia, con tutte le regioni al di sopra della media nazionale, di contro al Sud si vive mediamente di meno.



Bene la Toscana, seconda regione per quanto riguarda l’aspettativa di vita, mentre gli uomini di Liguria, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta e Piemonte vivono meno della media degli italiani, a differenza invece di quelli di Lombardia e Lazio dove si vive di più. Sorprende agli ultimi posti fra le aspettative di vita delle donne la Valle d’Aosta, con 84,3 anni di media, meglio solo di Calabria, Sicilia e Campania. Fra le regioni top spicca invece l’Umbria quarta in assoluto. (qui trovate la classifica completa pubblicata dal Corriere della Sera). L’Istat, attraverso il suo report, ha reso pubblici anche i dati riguardanti le nascite, che come prevedibile hanno toccato un nuovo minimo storico. Nel 2022 i nuovi nati sono scesi per la prima volta dai tempi dell’Unità d’Italia al di sotto delle 400mila unità, per l’esattezza 393mila.



ISTAT, RECORD DI OVER 65 IN ITALIA

«L’Italia sta scomparendo», ha commentato via Twitter Elon Musk, in risposta all’analista informatico Andrea Stroppa, che ha appunto ricordato il calo nelle nascite. Il tasso di fecondità è risultato fermo a 1,24 figli per donna, ma preoccupa il rapporto natalità-mortalità: per ogni 7 neonati ogni 1.000 abitanti, muoiono 12 persone, di conseguenza si sono registrati nel 2022 5 morti ogni 1.000 italiani.

Una popolazione che risulta essere in calo anche perchè, come si legge sul quotidiano di via Solferino, gli stranieri hanno smesso di compensare gli abitanti in Italia: il primo gennaio del 2023 eravamo 58 milioni e 851mila, 179mila in meno rispetto all’anno precedente, pari al 3%. L’Italia è anche il Paese più vecchio d’Europa e il secondo al mondo dopo il Giappone. Il 24,1% della popolazione del BelPaese è un over 65, mentre l’anno precedente la percentuale era pari al 23,8%. Di contro gli under 14 sono scesi da 7 milioni e 470mila a 7 milioni e 334mila.