Espulso da Trento 38enne tunisino che ha minacciato di compiere attentati in Italia

Nella giornata di oggi da Trento è stato disposta l’espulsione di un integralista islamico di origini tunisine, il 38enne Sofiane Abid, già noto alle forze dell’ordine per delle minacce che aveva avanzato nel 2021. Secondo quanto riporta il Corriere del Trentino, il 38enne è stato trasferito, prima, a Genova, dove poi si è imbarcato su una nave diretta in Tunisia, dove sarà consegnato alle forze dell’ordine locali, che decideranno internamente se perseguirlo legalmente o lasciarlo libero.



Il 38enne tunisino espulso a Trento accusato di essere un estremista islamico era già diventato “famoso” nel 2021, quando aveva minacciato apertamente il presidente della locale comunità islamica. In alcuni messaggi, che non è chiaro quando siano stati inviati, l’uomo si era autoproclamato “re dell’Isis“, mentre sui suoi profili social si era più volte espresso contro l’occidente, dicendosi anche pronto a recarsi a Roma per “far saltare tutti per aria“. Come se non bastasse, il 38enne tunisino accusato di integralismo islamico ed espulso da Trento era stato recentemente condannato a 5 anni e 6 mesi di reclusione per maltrattamenti, violenza sessuali e stalking ai danni della moglie ed era già stato espulso una volta dalla stessa città in seguito ad un ingresso illegale che, ora, ha replicato.



Trento: espulsi altri 4 irregolari dopo la maxi rissa

Il 38enne tunisino espulso da Trento non sarebbe, tuttavia, l’unico degli irregolari cacciato nelle ultime ore. Infatti, recentemente è scattato anche il provvedimento nei confronti di due irregolari, uno tunisino e l’altro nigeriano, in seguito alle nuove misure adottate dopo la maxi-rissa del 26 dicembre, nell’ambito proprio delle indagini sull’accaduto. Sono stati, similmente, segnalati anche due irregolari minorenni, entrambi 17enni, che sono attualmente ospitati all’interno della residenza Fersina, accusati anche loro di aver partecipato alla rissa del 26 dicembre e saranno presto, con l’ausilio degli operatori sociali provinciali di Trento, trasferiti nuovamente alla loro città d’origine dove potranno ricongiungersi con le loro famiglie.

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