Una patente a punti per contrastare la movida: questo quanto previsto dal nuovo regolamento approvato dall’amministrazione di Trento. Negli scorsi giorni, infatti, il Consiglio comunale ha dato il via libera al regolamento per la convivenza tra le funzioni residenziali e le attività economiche, mirato a contrastare gli schiamazzi notturni, ma non solo…



Il punto più dibattuto è legato alla patente a punti applicata a tutti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande di Trento. La base di partenza è di 20 punti e, in caso di violazione delle norme, sono previste sanzioni pecuniarie, decurtazione dei punti e sanzioni accessorie. Il Dolomiti mette in risalto che la perdita totale del punteggio, la “quota 0”, comporta la sospensione dell’attività per quindici giorni.



Trento, patente a punti per contrastare movida

Il nuovo regolamento di Trento prevede delle limitazioni all’esercizio delle attività commerciali in presenza di situazioni critiche: orari predefiniti di esercizio, di divieto di vendita per asporto, di divieto di vendita per asporto vetro/latta e di obbligo di adozione di personale di controllo, riservato a esercizi di somministrazione. «Nessuno vuole spegnere la città dopo il tramonto , quanto piuttosto trovare i modi per far convivere le esigenze dei residenti, di chi ama tirar tardi in qualche locale e di chi i locali li gestisce», ha spiegato il sindaco di Trento, Franco Ianeselli. Le novità, a partire dalla patente a punti, sono state elaborate dopo mesi di confronto e il nuovo regolamento «è uno strumento già sperimentato in altre città che servirà da guida e da punto di riferimento per la socialità notturna, non è la bacchetta magica il regolamento, ma una bussola che ci dice qual è la direzione da seguire e quali sono gli spazi di libertà che non possono essere violati», riporta Il Dolomiti.

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