Storie Italiane torna a trattare il caso della Madonna di Trevignano alla vigilia del nuovo messaggio che giungerà domani, 3 febbraio 2024, così come ogni tre del mese. Roberta Spinelli, inviata del programma che sta seguendo ormai da diverso tempo il caso, racconta della scoperta di un audio in cui si sente Gianni Cardia, marito della veggente Gisella, riguardante la possibile vendita degli oggetti al Campo delle rose.
Va specificato che non vi è assolutamente certezza, ne tanto meno che l’audio sia verificabile, di conseguenza riportiamo quanto precisato da Storie Italiane: “Non sappiamo che fine abbiano fatto questi soldi dal 2017 al 2022, che non sono tracciati nei bilanci. Ecco perchè abbiamo fatto più volte richiesta ma senza mai avere risposta. C’è anche una vendita di libri legati alla Madonna di Trevignano”, le parole dell’inviata.
MADONNA DI TREVIGNANO, CARLO: “MOLTI FEDELI STANNO FACENDO ANCORA OGGI SCORTE DI CIBO”
Carlo, ex fedele, racconta a riguardo in diretta tv: “Ricordo una domenica dopo aver partecipato alla messa vediamo il signor Gianni Cardia fermarsi, aprire il bagagliaio dell’auto e iniziare la vendita dei libri dopo la messa, mi ricordo che in macchina ridevamo vedendo questa scena a dimostrazione di quanto il signor Gianni Cardia sia attacco alla vendita”, parole che ovviamente noi riportiamo senza possibilità di verificare così come mandato in onda da Storie Italiane. Nell’audio pubblicato dal talk di Rai Uno si sente Gianni Cardia che dice di non aprire il gazebo per le vendite, e che si lamenta per il fatto che qualcuno lo avrebbe aperto lo stesso nonostante il suo parere negativo; nell’audio si sente anche Gisella che lo invita a calmarsi: “Ringrazia che stiamo bene”.
Carlo ha proseguito: “Io ho vedevo quello che succedeva, io so che oggi c’è ancora gente che fa scorte, a casa mia la situazione è ancora tranquilla ma gli altri non so. Io ho sempre detto ai miei cari che i messaggi della fine del mondo sono sempre quelli che fanno più presi, gli altri invece no. Fa presa il messaggio dove dice presto moriremo tutti”.
MADONNA DI TREVIGNANO, CARLO: “ALLONTANATO DALLA MIA FAMIGLIA”
Carlo purtroppo da quando si è staccato dall’associazione Madonna di Trevignano non riesce più a parlare con la sorella: “Io questa storia la vivo dal primo minuto e ho visto l’evoluzione della veggente Gisella e quello a cui non ho partecipato veniva raccontato da mia sorella e da mio cognato, tutti i prodigi a cui loro assistevano, una serie di fuochi d’artificio come statuine lacrimanti, che hanno fatto in modo di manipolare i miei e molte altre persone”.
Carlo non è stato ascoltato dai suoi famigliari: “Conosco la pericolosità delle sette (termine da cui prendiamo le distanze ndr), ho cercato il più possibile di essere vicino a loro ma invitandoli a riflettere. Si è passati dalle statuine lacrimanti ai pullman di gente che arriva al campo, la gente che vedeva gli angeli fra i capelli di Gisella… di tutto e di più”. E ancora: “Quando ho saputo che Gisella non si chiamava così, e che aveva una bancarotta fraudolenta in primo grado, ho detto ai miei parenti di parlare ma mi hanno detto che non dovevo permettermi di criticare e sono stato allontanato da tutti”.