A Trevignano Romano ci sarebbe un’altra sedicente veggente oltre a Gisella Cardia. Mattino Cinque ha, infatti, raccolto la testimonianza di una donna che sostiene di vedere la Madonna da quando era solo una bambina. «Ho avuto il primo segno di questo dono quando avevo 8 anni, questo però si è sviluppato totalmente all’età di 12 anni», ha raccontato al programma di Canale 5. Ma lei vuole restare nell’anonimato, per questo si è limitata a inviare un messaggio audio all’inviato Paolo Capresi, il quale ha spiegato che la nuova presunta veggente vive nella preghiera, quindi non avrebbe alcuna intenzione di apparire in televisione. Il suo obiettivo è vivere il suo dono «in maniera intima».



A tal proposito ha aggiunto: «Quando ho visto per la prima volta Gesù e la Madonna pensavo fosse una illusione ottica, non immaginavo che da lì a poco avrei sviluppato questo dono». Ma la nuova sedicente veggente di Trevignano ha anche precisato: «Io vivo le apparizioni della Madonna da 35 anni, 28 dei quali vissuti nel silenzio. Otto anni fa ho avuto una piccola parentesi di popolarità che ho poi soffocato poiché, la Madonna, mi ha sempre insegnato di vivere nel silenzio e nel rispetto della Chiesa». Stando a quanto ricostruito da Mattino Cinque, questa seconda sedicente veggente di Trevignano vive in preghiera e nel nascondimento, rifuggendo in maniera totale il mondo del denaro.



TREVIGNANO, SPUNTA NUOVA VEGGENTE: “CONTRO GISELLA CARDIA”

«Il mio più grande aiuto è stata mia madre, perché è stata l’unica che mi ha protetta e difesa. Lei ad un certo punto mi ha chiesto di non parlare, di fare silenzio. Lei è stata la prima e unica a sapere del mio dono», ha proseguito in un messaggio audio inviato all’inviato del programma. Se non vuole apparire in tv, allora perché parla? A tal proposito, l’inviato di Mattino Cinque ha spiegato che la donna vuole essere messa in contatto con una persona specifica della Chiesa con cui vuole confidarsi, «a cui vuole raccontare in totale riservatezza, credo nel segreto della confessione, cosa l’ha portata a scappare da Trevignano». In un altro audio la presunta veggente ha detto: «Non posso dire di non averla vista, l’ho vista tre volte, poi non più, ma perché non ci sono più andata a Trevignano. Sono tornata a Trevignano nel giorno di Pasquetta di due anni fa e rimasi molto delusa quando vidi quel cancello, quindi non potevo pregare. Quando vidi la targa dell’associazione sul cancello rimasi di gelo». L’inviato ha poi precisato che la sua testimonianza è contro Gisella Cardia. «Lei è tassativa: qui non appare la Madonna. Quindi, vuole dare il suo contributo importante alla verità», ha concluso l’inviato. Infatti, la donna gli ha precisato: «Dove c’è la Madonna non ci possono essere i soldi, sono il Male, il demonio. Mi sbilancio un po’: quando ci sono di mezzo dei soldi, anche se sono donazioni libere, non vanno accettate. Se sono una veggente e mi vuole regalare dei soldi, io devo ringraziare e rifiutare. L’errore che ha fatto è di aver accettato queste donazioni. Io le ho sempre rifiutate. C’erano persone che cercavano di mettermi in tasca dei soldi, io li ho sempre restituiti. Gisella avrebbe dovuto fare la stessa cosa. Si deve sempre pregare, ma non accettare mai il denaro. Se fai entrare il denaro in una cosa così bella, allora quelle apparizioni non sono più vere». Infine, chiarisce: «La Madonna non appare a Trevignano, è dal febbraio 2017 che non appare più. Io l’ho vista solo nelle prime tre apparizioni».

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