È avvolta nel mistero la decisione del Questore di Treviso in merito alla chiusura per 5 giorni del “Bar allo Stadio” di Via Ugo Foscolo (detto anche “dei cinesi”), a due passi dallo Stadio Omobono Tenni. Ufficialmente è stata sospesa la licenza di vendita per alimenti e bevande per 5 giorni per «motivi di ordine pubblico e sicurezza», ma resta alquanto misterioso il fatto che ciò sia stato deciso per soli 5 giorni. E non solo.
Come spiega “TrevisoToday”, la chiusura temporanea del locale è arrivata «dopo il protrarsi di una situazione di “pericolosità sociale”, secondo quanto riferito dalla Questura». Dopo la notifica di chiusura scattata lo scorso venerdì 10 dicembre è emerso da fonti di stampa locali come tra i possibili motivi della chiusura vi sia anche la presenza di «diversi individui pregiudicati già noti alla giustizia». La stessa Questura, riporta la “Tribuna di Treviso”, ha fatto sapere che il provvedimento non costituisce una sanzione tanto per il bar ma serve ad evitare una situazione di pericolo per la sicurezza pubblica. Ma se così fosse allora, basta un provvedimento di soli 5 giorni?
CHIUSO BAR DELLO STADIO A TREVISO (PER 5 GG): I PRECEDENTI
Diversi gli elementi “singolari” per una vicenda che sta facendo discutere la città veneta da ormai tutto il weekend: nel frattempo vengono effettuate continue verifiche delle forze dell’ordine circa i clienti abituali del Bar dello Stadio. Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia Amministrativa negli ultimi giorni prima della chiusura avevano più volte controllato i movimenti delle clientela del bar di Via Foscolo confermando la presenza di diversi pregiudicati, liberi cittadini però al momento. Già nel recente passato il locale era stato sanzionato dalla Polizia Locale per il mancato rispetto delle norme Covid, oltre che per la clientela che lo frequentava: a febbraio la licenza del Bar dello Stadio di Treviso era stata nuovamente sospesosi perché in zona arancione distributiva bevande ai clienti che si fermavano a bere all’esterno del locale (fonte “Tribuna di Treviso”),